Cittadini a sostegno dell’ambiente, incoraggianti i dati sulla raccolta differenziata

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Il Veneto è tra le prime regioni d’Italia per lo smaltimento differenziato dei rifiuti. Nella relazione prodotta dall’Osservatorio Regionale sui Rifiuti di Arpav, approvata oggi giovedì 3 febbraio si evince che i cittadini sono sempre più attenti al riciclo. La media procapite di rifiuti urbani è di 456 chili mentre la raccolta differenziata ha raggiunto il 76,1 per cento. Per quanto riguarda il rifiuto residuo la media per abitante ha toccato quota 109 chilogrammi. Sulla situazione però ci sono pareri discordanti, da una parte il Presidente del Veneto Luca Zaia elogia i risultati ottenuti, dall’altra l’opposizione (che si è astenuta al voto di approvazione) rivendica troppe differenze tra le varie province.

Queste le parole del Governatore Luca Zaia:“Il Veneto è la prima regione in classifica per la raccolta differenziata: garantisce un servizio ottimale nella gestione e nello smaltimento dei rifiuti ad un costo per i suoi cittadini nettamente inferiore rispetto a quello che devono affrontare i cittadini del resto d’Italia. Eppure c’è ancora qualche pessimista che, quando si parla di ambiente, critica, basandosi come al solito su opinioni e non su numeri e su studi che stabiliscono l’oggettività della situazione”.

Il rapporto evidenzia – ha detto il Presidente – come stiamo andando nella direzione giusta in fatto di politiche di gestione dei rifiuti, sia per la raccolta differenziata dove il Veneto è al primo posto sia per il rifiuto indifferenziato, dove più di 400 comuni sono riusciti a raggiungere l’obiettivo del Piano regionale che prevede lo smaltimento inferiore a 100 Kg/abitante/annuo. E oltre ad aver centrato questo importante proposito, come al solito, noi veneti non ci fermiamo qui perché siamo abituati a gettare il cuore oltre l’ostacolo: ed ecco che il prossimo nuovo obiettivo sarà quello di puntare allo smaltimento di rifiuto indifferenziato a 80 Kg/abitante/annuo”.

Risponde così Andrea Zanoni, consigliere del partito Democratico: “Il Veneto si conferma un’eccellenza nazionale per la raccolta differenziata e la quantità di rifiuto residuo non riciclabile conferito in discarica o inceneritore. Purtroppo, però, rimane la differenza, ormai insostenibile, di performance ambientali tra le varie province a dimostrazione che manca una efficace politica regionale in tema di pianificazione della gestione dei rifiuti, tutto viene lasciato ai singoli Comuni”

È indispensabile -conclude Zanoni- modificare in fretta obiettivi e strategie, perché come illustrato stamani in Seconda commissione, abbiamo sei anni disponibili dopo i quali si andrà a saturazione delle discariche disponibili. Il residuo stimato è 2,9 milioni di metri cubi negli impianti di Cortina, Este, Sant’Urbano, Villadose, Jesolo, Grumolo delle Badesse e Legnago. La Giunta deve prendere in mano il piano dei rifiuti per arrivare a un’uniformità di risultati, esportando nelle aree rosse le buone pratiche di quelle verdi. Oggi va a incenerimento l’8% dei residui e il 4% finisce in discarica. Se non vogliamo che queste percentuali aumentino bisogna cambiare politica. La Regione non si limiti a raccogliere i dati e a dire ‘siamo i più bravi d’Italia’.  Abbiamo ancora degli ampi e importanti margini di miglioramento, non possiamo permetterci di dormire sugli allori”.