Covid-19, 4 morti oggi nel vicentino. Veneto, terapie intensive +60% in quattro giorni

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Sono saliti a 3.384 i casi certificati di contagio da nuovo Coronavirus in Veneto (dati dell’Azienda Zero, bollettino del 18 marzo  ore 17): sono 170 più del report precedente di questa mattina alle 8. L’aumento, nelle ultime 24 ore, è del 15%. La percentuale di per sè è però poco significativa, perché dipende dal numero di tamponi fatti.

Per capire davvero, infatti, come sta andando nella nostra regione l’epidemia da Covid-19, bisogna guardare ai numeri dentro agli ospedali veneti. Abbiamo cercato di farlo estraendo i dati dai report regionali e crediamo sia opportuno premettere che non siamo statistici ma giornalisti e quindi le cifre, pur essendo corrette, andrebbero validate. Ecco allora qualche percentuale per capire in che direzione si sta muovendo l’epidemia nella nostra regione.

Questo pomeriggio alle 17 i ricoverati positivi al nuovo coronavirus erano in Veneto complessivamente quasi novecento, 892 per la precisione (+15,8% rispetto a ieri pomeriggio): i numeri continuano ad aumentare e nonostante i decessi, in quattro giorni le persone ricoverate sono aumentate quasi del 65%, passando da 541 a 892.

Analogo il discorso per i pazienti nelle terapie intensive degli ospedali veneti: quattro giorni fa erano 125, questa sera 201 (con un aumento del 60%), mentre i decessi sono passati da 60 a 113: quasi il doppio (+88%). Quanto ai dimessi, erano 118 quattro giorni fa, sono 189 questa sera: l’aumento percentuale in quattro giorni è del 60%.

I dati del vicentino (ore 16 del 18 marzo)

Quanto ai ricoverati nel Vicentino, sono stasera 42 all’ospedale San Bortolo di Vicenza, 23 all’ospedale di Santorso, 22 all’ospedale di Bassano, 12 in quello di Asiago e 4 in quello di Noventa. In tutto, 103 nel vicentino. Di questi, in terapia intensiva ve ne sono 27: 22 al San Bortolo, 3 al San Bassiano e 2 in quello Alto Vicentino. A Bassano vi sono poi anche 8 pazienti in terapia semi intensiva. 428, infine, i tamponi positivi in tutta la provincia (+67) e 1.551 le persone in sorveglianza attiva (+192 rispetto a ieri).

Drammatica la conta delle persone anziane decedute: un lista che si allunga di giorno in giorno, anche a causa dei focolai (oltre che nei reparti di medicina e riabilitazione dell’ospedale di Asiago, anche nella casa di riposo Villa Aldina di Rossano Veneto e a Villa Montanina di Velo d’Astico). Nella nostra provincia sono quattro le persone morte nelle ultime ventiquattr’ore. Due all’ospedale di Vicenza: una donna di Schio di 78 anni, morta nel reparto di rianimazione (era ricoverata da otto giorni) e una donna di 84 anni di Sandrigo, ricoverata dal 5 marzo e morta nel reparto di malattie infettive. Altre due sono morte in giornata all’ospedale di Asiago: al momento si hanno informazioni solo su uno dei due decessi: un pensionato di Asiago di 90 anni, che si trovava già ricoverato per altre patologie e che ha visto aggravarsi fino alla morte le sue condizioni a causa del virus. Questi quattro decessi fanno salire a 11 le morti nel vicentino, tutte di persone anziane (la più giovane aveva 78 anni): genitori, nonne e nonni che i familiari non hanno potuto nemmeno accompagnare negli ultimi istanti, con i sanitari diventati angeli custodi non solo della cura, ma anche nel momento del trapasso.