Covid/Veneto, Zaia: “Over 60 vaccinati entro l’estate, forse anche i 50enni”

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...

Sono in arrivo 200mila vaccini alla settimana nella nostra regione e la campagna sta galoppando: entro l’estate gli over 60 saranno vaccinati, ma contiamo di aver vaccinato anche i 50enni”. Lo ha detto oggi in conferenza stampa il presidente della Regione del Veneto nel consueto punto stampa a Marghera.

Luca Zaia si è soffermato anche sulla questione della quarantena per chi arriva in Italia in vacanza: “Sul tema del turismo bisogna rivedere da subito il tema delle quarantene: se un turista viene dagli Usa, è già vaccinato e non serve quindi la quarantena. Altrimenti, rischiamo di perdere moltissimi clienti: dobbiamo quindi chiedere che si faccia chiarezza, e va fatta subito, non si può aspettare di più. Ricordo che il turismo è il motore dell’economia del Veneto: il 68% dei nostri turisti sono stranieri. Quindi la programmazione per loro è importante”

Quanto al tema delle riaperture, Zaia ha auspicato che ci sia “equilibrio tra i diversi settori. Un minimo di buonsenso di reciprocità ci deve essere: è difficile infatti spiegare che una partita di calcio si può fare da lunedì prossimo 26 aprile, mentre le palestre devono aspettare il 1°giugno. È difficile spiegare che ristoranti possono aprire all’aperto, in un periodo in cui fa freddo. Alcune decisioni sembrano incongruenti rispetto ad alcune già vigenti”.

Sulla riapertura delle scuole superiori al 100% in presenza, il pressing delle Regioni e dei Comuni, preoccupati per la tenuta dei trasporti pubblici in vista della ritorno sui banchi degli studenti delle superiori, sembra aver sortito l’effetto sperato: nella bozza del nuovo decreto, che sta circolando in queste ore, si prevederebbe infatti che dal 26 aprile e fino alla conclusione dell’anno sarà assicurata la didattica in presenza al 100% per asili nido, materne, elementari e medie, senza alcuna possibilità di deroga da parte dei presidenti di Regione, salvo cassi eccezionali di focolai, mentre  per le superiori nelle zone gialle come il Veneto si adotteranno “forme flessibili nell’organizzazione”, al fine di garantire “l’attività didattica in presenza ad almeno il 60% e fino al 100% della popolazione studentesca”. “Sulla scuola il Governo ha dimostrato capacità di ascolto – ha detto oggi il presidente del Veneto – e ha dimostrato che non era vera la leggenda metropolitana che qualcuno voleva far credere, che se non ci sono gli autobus è perché noi non ci siamo preparati. I bus non ci sono, punto. Secondo me il Veneto può sostenere fino al 60% in presenza, poi decideranno i tavoli prefettizi”.

Intanto i dati regionali del contagio continuano ad essere in discesa e sono quindi incoraggianti: il report odierno conta 1.094 nuovi positivi e 20 decessi. 1.685 i pazienti Covid ricoverati in ospedale (-43), dei quali 236 in terapia intensiva. “Ma non dobbiamo abbassare la guardia”.