Zaia, “2 milioni di veneti contagiati se non rimangono a casa”. Sospesi i primi mercati

I veneti devono capire che devono rimanere a c-a-s-a! I nostri modelli matematici ci dicono che fra cinque giorni avremo un picco nelle terapie intensive. Se continuiamo a non rispettare le regole entro il 15 di aprile avremo due milioni di veneti contagiati”. E’ stato drammatico il quotidiano punto stampa del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia.

“Il vero tema di oggi – ha ribadito con forza Zaia in un appello davvero deciso e preoccupato per quanto può avvenire il prossimo weekend – è richiamare tutti alla responsabilità di non andare al mare, di non andare nei centri commerciali, di non andare nelle piazze, di non andare in alcun posto che non sia il posto di lavoro e il negozio di alimentari per approvvigionarsi. E’ l’appello che faccio ai veneti con forza, perché stiamo per entrare nell’area di turbolenza: le proiezioni dell’ufficio studi ci dicono, purtroppo, che se non interveniamo con l’aiuto di tutti la curva non riusciamo ad arrestarla. La prima cura al virus siamo noi con i nostri comportamenti”

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Pubblicato da Luca Zaia su Mercoledì 11 marzo 2020

A segnalare assembramenti nei supermercati della città, d’altronde, è stato stamane anche il sindaco di Montecchio Maggiore Gianfranco Trapula. Abbiamo notizie di famiglie che si recano tutte insieme, bambini compresi, a fare la spesa. Non è questo il modo corretto di comportarsi in questa fase di emergenza. È necessario evitare l’affollamento, pertanto è raccomandabile che si rechi una sola persona per nucleo famigliare a fare la spesa. Solo in questo modo riduciamo il rischio di contagio da Covid-19 per se stessi, i propri famigliari, gli anziani e i bambini. Atteniamoci strettamente alle disposizioni del Governo. Spostiamoci solo se necessario, manteniamo la distanza fra persone di almeno 1 metro, evitiamo gli assembramenti, cerchiamo di restare a casa”.

Stamane in Prefettura a Vicenza, intanto, si è tenuto un nuovo Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica per sviscerare alcune questioni legate all’ultimo decreto del presidente del consiglio dei ministri. Con il prefetto Signoriello e il sindaco di Vicenza Rucco, erano presenti il questore, i comandanti provinciali dei carabinieri, guardia di finanza, polstrada e polfer e i presidenti della conferenza dei sindaci dell’Ulss 8 Berica Dino Magnabosco e dell’Ulss 7 Pedemontana Elena Pavan. L’incontro è servito, in particolare, per fare chiarezza sulla tematica dei mercati, che il decreto del governo non vieta in modo esplicito.

E’ stato chiarito che ciascun sindaco può procedere autonomamente alla loro sospensione, fatta eccezione per i banchi di generi alimentari. Considerata la necessità di rafforzare le misure di sorveglianza sanitaria e che i mercati sono centri di aggregazione e possono incidere sulla diffusione del virus e sull’emergenza sanitaria in atto, il sindaco di Vicenza ha disposto la sospensione da domani 12 marzo fino al 3 aprile tutti i mercati centrali e rionali, eccetto i banchi di generi alimentari. Anche la maggior parte dei sindaci del territorio, secondo i presidenti delle due conferenze, si sta organizzando in questa direzione.

E’ stato infine fatto il punto sui controlli. Un primo verbale è stato redatto dalla polizia locale di Vicenza nei confronti dei titolari di un bar di contra’ Pescherie Vecchie trovato aperto dopo le 18: con la sanzione penale scatta anche la sospensione dell’attività la cui durata, da 5 a 30 giorni, secondo la norma dovrà essere valutata congiuntamente da prefetto e sindaco.