Elezioni regionali – Zaia sempre più Doge: vola oltre il 74%. La Lega però si ferma al 15%

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Come prevedibile, non c’è storia in Veneto. Alla chiusura dei seggi, tutti gli exit polls e le prime proiezioni sulle elezioni regionali danno il governatore uscente Luca Zaia e la sua coalizione lanciati oltre il 70%.

La seconda proiezione Swg (ore 17.50) per La7 dà – in particolare – per i candidati alla presidenza Zaia al 74,5%, Lorenzoni al 16,60% e Cappelletti al 3,6%.

Per quel che riguarda le coalizioni, la seconda proiezione di Swg per quel che riguarda il centrodestra dà la Lista Zaia Presidente a ben il 41,2% e la Lega che non riesce ad andare oltre il 15,8%, Fratelli d’Italia all’8,7%, Forza Italia al 4,4% e gli autonomisti al 2,9%, con la coalizione che resta più bassa rispetto ai voti del presidente (73%). Sul versante opposto, la proiezione per il centrosinisra prevede un 12,1% per il Partito Democratico, seguito dal 2,4% di Europa Verde, Il Veneto che Vogliamo all’1,6%, +Veneto all’1%.

Per seguire i risultati in diretta segui la pagina sul sito della Regione e il sito Eligendo del Ministero dell’Interno.

Il nuovo consiglio regionale

Il sistema elettorale veneto prevede un premio di maggioranza (il 60% dei seggi, ossia 29 posti da consigliere regionale su 49) per la coalizione collegata al candidato Presidente eletto, nel caso in cui la coalizione ottenga almeno il 40% dei voti validi conseguiti da tutte le coalizioni. Il riparto dei seggi è effettuato dalla Corte d’Appello di Venezia, sulla base degli esiti delle operazioni svolte da ciascun Tribunale. In Veneto la legge elettorale prevede una soglia di sbarramento: entrano in consiglio solo le coalizioni che hanno ottenuto a livello regionale almeno il 5% del totale dei voti validi riportati dalle coalizioni. Tale soglia si abbassa al 3% per quelle coalizioni che, pur non avendo raggiungo il 5%, sono composte da almeno un gruppo di liste che, da solo, ha ottenuto più del 3% del totale dei voti validi espressi a favore delle singole liste (in sostanza la soglia inferiore consente l’entrata in consiglio di forze che si presentano con un’unica lista che ottiene più del 3% dei voti).

La distribuzione dei seggi fra le coalizioni avviene poi in base al metodo metodo D’ Hondt. Per stabilire quanti seggi spettano a ciascuna coalizione considera, per ognuna, il totale dei voti ottenuti a livello regionale (c.d. cifra elettorale regionale di coalizione) e
divide questa cifra per 1, 2, 3… fino a 49 ; le cifre risultanti dalle divisioni vengono elencate, per ciascuna coalizione, in ordine decrescente e, tra tutte, si individuano le prime 49, corrispondenti ad altrettanti seggi. Visto il risultato elettorale, alla coalizione di centro desra, spetteranno (col premio di maggioranza) 29 seggi. Sempre con metodo D’Hondt si procederà quindi all’assegnazione dei 20 seggi spettanti alle coalizioni perdenti. Il riparto dei seggi riguarda 49 seggi dei 51 presenti in Consiglio regionale, in quanto 2 seggi sono già assegnati di diritto al candidato eletto Presidente della Giunta regionale (Luca Zaia) e al candidato alla carica di Presidente arrivato secondo (Arturo Lorenzoni). Stabilito quanti seggi spettano a ciascuna coalizione, il Tribunale procede alla ripartizione di detti seggi tra i gruppi di liste che compongono ciascuna coalizione, sulla base di un calcolo che tiene conto del totale di voti ottenuto da ciascun gruppo e quindi alla distribuzione dei seggi per ciascun gruppo di liste, ripartendolo tra le liste provinciali.