Il Tar sospende le giornate aggiuntive del calendario venatorio del Veneto

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“Oggi il Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto ha sospeso il calendario venatorio della Regione Veneto per la stagione 2023/24, nella parte in cui consentiva due giornate aggiuntive di caccia settimanali da appostamento agli uccelli migratori nei mesi di ottobre e novembre”. Lo annuncia il consigliere regionale del Pd, Andrea Zanoni.

La decisione, con ordinanza numero 51, fa seguito al ricorso presentato dalla Lega Abolizione Caccia, rappresentata dallo studio legale Linzola del foro di Milano.”Perciò, in base all’ordinanza odierna – commenta Zanoni – le giornate aggiuntive di caccia da appostamento passano da due ad una soltanto”.

Il giudizio di merito su altri punti del ricorso ambientalista è stato fissato per il prossimo 7 dicembre. “Ad essere per ora sconfitte sono la Regione Veneto e le associazioni venatorie Federcaccia ed Ente Produttori Selvaggina, che si erano costituite in giudizio”, aggiunge Zanoni. “Proprio recentemente – commenta  il consigliere regionale Dem – ho avuto modo di dire all’assessore alla caccia Corazzari, durante la replica in aula in Consiglio regionale ad una risposta poco convincente ad una mia interrogazione, che la Regione per evitare i ricorsi delle associazioni di tutela degli animali doveva recepire nel calendario venatorio i pareri tecnico scientifici, sempre motivati ed approfonditi, dell’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, che aveva espressamente evidenziato la nocività di ben due giornate integrative di caccia sulla popolazione degli uccelli migratori”.

“E’ evidente – conclude Zanoni – che al centrodestra l’Ispra sta dando fastidio per il suo approccio istituzionale tecnico-scientifico nel dare i pareri sui calendari venatori regionali, a tal punto da spingere l’onorevole Arturo Scotto del Pd a depositare un’interrogazione ai ministri dell’Agricoltura e dell’Ambiente, preoccupato dalle pressioni sull’Ispra e convinto che ‘le ragioni dell’ambiente vengano piegate agli interessi di chi vuole rivedere la stagione venatoria, creando un danno all’ecosistema’. Invito l’assessore Corazzari a notificare al più presto, a tutte le polizie provinciali e autorità addette ai controlli e alle associazioni venatorie, l’ordinanza del TAR affinché venga rispettato e fatto rispettare il calendario venatorio conseguente a questo pronunciamento giuridico”.