In piazza per la sanità pubblica, a Mestre anche dal vicentino: “In Regione vada chi ci tutela”

Mattinata di mobilitazione quella di oggi a Mestre, diventata il cuore pulsante della protesta per la tutela della sanità pubblica in Veneto. Convocata dal Covesap – Coordinamento Veneto Sanità Pubblica, la manifestazione ha visto la partecipazione di alcune centinaia di persone che hanno sfilato lungo un percorso di circa due chilometri, partendo dal piazzale della stazione e arrivando in piazzetta Coin, passando per via Piave e piazzale Donatori di sangue.

Presenti comitati da tutte le province venete, compreso il Vicentino, a testimonianza di una mobilitazione diffusa e sentita. I manifestanti hanno puntato il dito contro la carenza di medici di base, che in Veneto supera le 800 unità, lasciando oltre un milione di cittadini senza assistenza continuativa. Al centro della protesta anche le liste d’attesa, considerate ancora troppo lunghe nonostante i dati ufficiali parlino di miglioramenti, e la salute mentale, con richieste di potenziamento dei consultori e dei servizi territoriali. A pochi giorni dalle elezioni regionali del 23 e 24 novembre, il Covesap ha lanciato un appello ai candidati affinché si impegnino concretamente per la tutela del Servizio Sanitario Pubblico, chiedendo trasparenza e responsabilità.

Lo slogan condiviso è stato chiaro: “Mandiamo a rappresentarci chi si impegna a difendere il Servizio Sanitario Pubblico”. Presenti molti candidati del centrosinistra, da AVS, al M5S passando per il Pd, con la manifestazione che si è conclusa con un presidio in piazzetta Coin, dove sono intervenuti rappresentanti dei comitati e cittadini, ribadendo che la salute è un diritto e non un privilegio. Senza dimenticare il fronte salute mentale, con dati sempre più allarmanti: “Il bonus psicologo non basta – spiegano dalla piazza – servono misure e supporto concreti, specie per i più giovani”.

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