Influenza aviaria, 309 focolai stanno mettendo in ginocchio gli allevamenti

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E’ una dura battaglia quella che stanno combattendo gli allevatori, i capi abbattuti sono 14 milioni tra Veneto e Lombardia e l’ondata sembra inarrestabile con possibili altre perdite. In queste due regioni oltre 2500 allevatori sono allo stremo e devono fare i conti con l’epidemia, Coldiretti lancia l’allarme sul rifornimento di carne di tacchino e presto anche la grande distribuzione potrebbe risentirne. I danni stimati, che riguardano tutto l’indotto, si aggirano sui 500 milioni di euro come dichiarato da Giorgio Apostoli, responsabile del settore zootecnia dell’associazione.

Per fare fronte a questo problema si è attivato l’assessore all’agricoltura del Veneto, Federico Caner, che ha incontrato nei giorni scorsi il Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Stefano Patuanelli, insieme ai colleghi di Lombardia, Piemonte, Friuli Venezia Giulia e dell’Emilia Romagna per discutere le iniziative da avviare per contrastare l’influenza aviaria e mettere a disposizione delle aziende agricole fondi per superare la crisi.

Si è trattato di un incontro molto produttivo – dichiara l’assessore Caner – per dare
risposta a un problema che sta interessando anche il Veneto. Nella nostra regione sono
stati segnalati fino ad ora 309 focolai che ci hanno portato a richiedere l’attivazione al
Ministro di tempestivamente misure di sostegno nei confronti delle aziende agricole
coinvolte, con particolare riferimento al pagamento dei danni indiretti derivanti dal
mancato accasamento per effetto delle limitazioni sanitarie”.

Una richiesta che ha trovato riscontro negli impegni assunti dal Ministro nell’incontro
con i rappresentanti regionali. “Il Ministro ci ha assicurato come la richiesta all’Europa
di cofinanziamento al 50 per cento per danni indiretti sia già partita. Inoltre nella
finanziaria sono già stati inseriti 30 milioni di euro destinati alle imprese della filiera
agricola che hanno subito danni a causa dell’aviaria. Ora si attende solo l’adozione del
relativo decreto ministeriale sul quale non mancheremo di vigilare. E’ necessario che
queste risorse arrivino presto a destinazione” conclude Caner.