Misure anti-covid, da lunedì Veneto in zona gialla. Ecco cosa cambia

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...

Covid-19, si abbassa il rischio di contagio e il Veneto da lunedì torna in zona gialla.

Ad annunciarlo, nel pomeriggio era stato lo stesso Luca Zaia: “Ho avuto questo pomeriggio una conversazione col ministro Speranza che mi ha confermato che il Veneto diventerà zona gialla. Ma, come ho sempre detto, le zone non sono un gioco a premi dove si vince o si perde. Siamo ancora nel pieno della pandemia, ed è fuori luogo pensare che sia finita.  Non è catastrofismo ma la presa d’atto di quello che accade, non solo in Italia, ma in tutta Europa. Il ritorno in area gialla va vissuto da ognuno di noi con responsabilità, evitando gli assembramenti, indossando in modo maniacale la mascherina e igienizzando con grande frequenza le mani, perché in un battibaleno lo scenario potrebbe cambiare in arancio o in rosso, e quindi portare a nuove chiusure”.

Il report del monitoraggio della cabina di regia Iss-ministero della Salute, con i dati relativi al periodo 18-24 gennaio, segna un indice Rt nazionale in calo a 0,84. “Questa settimana si continua a osservare un miglioramento del livello generale del rischio, con un aumento significativo di Regioni a rischio basso. Complessivamente, una sola Regione ha una classificazione di rischio alto (contro quattro la settimana precedente), dieci con rischio moderato (di cui una ad alto rischio di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e dieci con rischio basso”, riporta il documento della cabina di regia.


Per quel che riguarda il Veneto, l’Rt è a 0.61.  Ecco cosa prevede la Zona Gialla:

  • Mobilità: tutti in casa dalle 22 alle 5 del mattino. Vietati gli spostamenti tra regioni, tranne che per motivi di lavoro, salute o comprovate necessità.
  • Negozi e ristoranti: Chiusi centri commerciali nei weekend. Bar e ristoranti aperti fino alle 18, obbligo di non più di 4 persone per tavolo.
  • Trasporto pubblico: si torna al 50% su bus, metro e treni regionali
  • Scuola: il Dpcm prevede il ritorno in classe con presenza dal 50 al 75 per cento, ma ogni regione potrà adottare ordinanze più restrittive
  • Cultura e parchi: Si fermano cinema, teatri e mostre. Aperti i musei nei giorni feriali. Consentito l’accesso ai parchi