Quattro bambini palestinesi in cura in Veneto. Destinati nei poli di Padova e Verona


Sono stati accolti, accuditi e accompagnati nei rispettivi ospedali dove saranno sottoposte a cure speciali i quattro bambini palestinesi – di età compresa tra uno e undici anni -bisognosi di cure e facenti parte del gruppo di feriti trasportati in Italia. Quattro destinati a centri medici del Veneto, nei poli di Verona e di Padova per la precisione. Hanno età compresa tra i 14 mesi di vita e gli 8 anni, alcuni tra loro devono affrontare le conseguenze di gravi ustioni al corpo e al viso. In un caso si presenta anche uno stato avanzato di denutrizione.
Il volo che li ha trasferiti in Italia è atterrato alle 23.30 di mercoledì sera all’aeroporto militare di Villafranca a Verona. Provengono tutti da Gaza, città della Striscia martoriata dal conflitto israelo-palestinese. Altrettanti giovanissimi pazienti in età analoga erano già stati accolti nei mesi precedenti.
Sono feriti e bisognosi di cure mediche avanzate e multidisciplinari, come fa sapere la Regione Veneto attraverso una nota, e sono stati presi in carico dal sistema sanitario per l’assistenza. Ad accoglierli ieri sera quattro ambulanze del 118, con personale medico coordinato dai direttori del Suem di Verona, Adriano Valerio, e di Padova, Andrea Paoli. Due dei piccoli pazienti, un bambino di 5 anni con un’importante immunodeficienza e in stato di forte denutrizione e un bambino di 14 mesi affetto da una grave patologia agli organi interni, sono stati trasferiti all’Ospedale Borgo Trento di Verona, rispettivamente nei reparti di Oncoematologia pediatrica e di Chirurgia pediatrica. Per il primo bimbo i medici avranno bisogno di una decina di giorni per la diagnosi definitiva; il secondo, arrivato in discrete condizioni generali, è già stato sottoposto alle prime valutazioni.
L’Azienda Ospedale-Università di Padova si sta invece occupando di un bambino di 8 anni con lesioni oculari e di un altro bambino di undici anni con ustioni e traumi al volto. I due piccoli, che non sono in pericolo di vita, resteranno ricoverati in pediatria così da consentire ai medici di poter predisporre un piano terapeutico adeguato, con la collaborazione di chirurghi plastici e oculisti. Ognuno di questi bambini sarà seguito in un percorso clinico personalizzato, che comprende anche l’assistenza psicologica.
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“Con questi ingressi, sale ad otto il numero di bambini feriti a Gaza curati in Veneto nel corso dell’ultimo anno. Nel 2025 il Veneto si conferma tra le regioni italiane più attive nell’accoglienza e nella cura dei bambini provenienti da teatri di guerra, in particolare dall’Ucraina e dalla Striscia di Gaza. La Regione del Veneto – spiega Luca Zaia – non chiude mai le porte in faccia a nessuno: non fa distinzioni di censo, credo religioso, colore della pelle. Questi piccoli pazienti non sono i primi – dall’inizio della guerra in Ucraina, il Veneto ha fornito assistenza sanitaria a 1.076 minori ucraini – e non saranno neppure gli ultimi. Voglio esprimere a nome di tutti i veneti un ringraziamento alle aziende sanitarie coinvolte e a tutti i professionisti impegnati nell’assistenza e orgogliosi di dare un futuro dignitoso e di speranza a questi piccoli pazienti, vittime di guerre crudeli, che colpiscono civili, spesso minori”.
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