Sicurezza urbana: bando per 500mila euro per la sorveglianza del territorio

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Un agente del consorzio Nord Est Vicentino visiona i filmati delle telecamere

500mila euro per la videosorveglianza dei Comuni del Veneto e per strumenti funzionali per la polizia locale.

La Giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Sicurezza Cristiano Corazzari, ha approvato il bando 2022 che riguarda l’accesso ai contributi destinati agli enti locali per l’implementazione e il potenziamento di sistemi di videosorveglianza, nonché di mezzi e di dotazioni strumentali della polizia locale. Si tratta di contributi rivolti a progetti di investimento per l’adeguamento tecnologico, tecnico-strumentale, organizzativo e logistico delle polizie locali e per ottimizzare e potenziare la funzionalità e l’interoperabilità degli apparati di sicurezza con sistemi tecnologicamente avanzati di controllo visivo di telesorveglianza e servizi informatici per la sicurezza.

“La sicurezza del territorio e la qualità di vita della popolazione – spiega l’assessore regionale alla sicurezza – sono sempre state una priorità per l’amministrazione regionale che ha investito in questi anni risorse per dotare gli enti locali e i relativi apparati di Polizia locale di strumenti efficaci e moderni per il controllo in tempo reale delle aree più sensibili, consentendo agli operatori interventi tempestivi e in piena sicurezza. L’intervento regionale, sotto forma di contributi alla realizzazione di progetti presentati dagli enti locali, si è dimostrato necessario per sostenere lo sforzo degli enti diretto ad assicurare la sorveglianza attiva e costante del territorio e a incentivare la connessione con le centrali operative delle Forze nazionali di polizia, garantendo in questo modo l’effettiva interoperabilità tra gli apparati e la piena integrazione operativa degli enti locali a livello aggregato”.

Le risorse disponibili ammontano a 536.846 euro, con la possibilità di procedere allo scorrimento della graduatoria se, come già avvenuto in passato, si renderanno disponibili ulteriori fondi.
Possono presentare domanda le Unioni di Comuni con popolazione complessiva non inferiore a 15 mila abitanti, le Unioni Montane con popolazione complessiva non inferiore a 5.000 abitanti, gli Enti locali capofila di convenzione con altri enti aventi una popolazione complessiva non inferiore a 15 mila abitanti, i Consorzi con popolazione complessiva non inferiore a 15 mila abitanti, i Comuni con popolazione di almeno 20.000 abitanti, i Comuni Capoluoghi di provincia, le Province e la Città metropolitana. A pena di inammissibilità, le forme associative tra enti locali devono essere state istituite entro il 31 dicembre 2021 e la gestione unitaria o associata della funzione di polizia locale deve essere già concretamente operativa alla data di presentazione della domanda.

Tra i progetti a cui sono destinati i contributi, rientrano: il ripristino della piena funzionalità e implementazione dei sistemi di videosorveglianza, l’approntamento o implementazione di sistemi tecnologicamente avanzati per il controllo visivo di telesorveglianza o di sistemi informatici per la sicurezza presso le centrali operative uniche della polizia locale, l’acquisto di mezzi mobili, cartelli di segnaletica verticale per zone sottoposte a controllo di vicinato e strumenti operativi per la Polizia Locale.