Vino e birra pericolosi per la salute, l’Europarlamento chiede etichettatura shock

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Quello che sta per accadere rischia di mettere in ginocchio un settore che ad oggi è fiore all’occhiello del Made in Italy. In Veneto le aziende produttrici di vino sono circa 650, di cui un centinaio nel vicentino, oggi sono chiamate in causa per quella che potrebbe diventare una vera e propria rivoluzione per quanto riguarda l’etichettatura.

Dopo aver istituto una Commissione speciale, il Parlamento Europeo, ha avviato nel luglio scorso una prima bozza per la nuova etichettatura degli alcolici tra cui, appunto, vino e birra. La Commissione speciale denominata Beca valuta gli effetti malefici di alcuni prodotti in grado di causare il Cancro. In questi giorni verrà presentato all’Europarlamento il report definitivo che sarà poi discusso definitivamente tra gennaio e febbraio.

Proprio su questo tema interviene anche Coldiretti che esprime le proprie perplessità in merito alla nuova norma chiedendo una più attenta valutazione al fine di salvaguardare un settore che potrebbe subire gravi danni.

La relazione – sottolinea Coldirettispinge ad introdurre allarmi per la salute nelle etichette delle bevande alcoliche come per i pacchetti di sigarette.  Una decisione che ne scoraggerebbe il consumo da parte di quasi un italiano su quattro (23%) che smetterebbe di bere o ne consumerebbe di meno, secondo il sondaggio on line sul sito www.coldiretti.it. Ma a preoccupare sono soprattutto gli effetti sulle esportazioni, che superano i consumi interni, per un valore destinato a sfondare per la prima volta quota 7 miliardi di euro.

Si tratta peraltro di un orientamento incoerente con il sostegno accordato dal provvedimento alla Dieta Mediterranea, considerata un modello alimentare sano e benefico per la prevenzione di molte malattie, tra cui il cancro, ma che si fonda anche – conclude Coldiretti – sul consumo regolare di un bicchiere di vino ai pasti.

Anche Sergio Berlato Europarlamentare e titolare della Commissione Ambiente, Sanità pubblica e Sicurezza alimentare Interviene così sull’argomento.

“Dopo la scellerata proposta di allungare il vino con l’acqua, l’Europa ora vuole infliggere un nuovo colpo alle eccellenze italiane, vietando il vino e la birra. La proposta che arriva da Bruxelles è di inserire una nuova etichettatura sanitaria sulle bottiglie di queste bevande, simile a quella riportata sui pacchetti di sigarette. Una proposta che colpisce soprattutto l’Italia, uno degli Stati dell’Unione europea che più investe nel settore enogastronomico e che dà lavoro ad oltre un milione di persone.

Ci batteremo convintamente in Parlamento europeo contro l’ennesimo ricatto dell’Europa per difendere le nostre eccellenze e tutte le famiglie e lavoratori legati a questo settore per noi strategico e fondamentale”.