Corsi di Infermieristica e Fisioterapia festeggiano il “primo anno” nel polo unico di Schio

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Il taglio del nastro ad anno accademico in corso

Nel primo anno in cui la città di Schio ospita dei corsi di laurea in professioni sanitaria, in realtà per tutto l’Altovicentino la presenza di queste opportunità formative viene accolta con favore, grazie al polo unico realizzato nella Casa della Salute, ospitato quindi nel bacino dell’Ulss 7 Pedemontana. E stamattina è stata festa grande per celebrare i distinti percorsi di studio in Infermieristica e in Fisioterapia organizzati dall’Università degli Studi di Padova.

Una novità importante, quella del polo accentrato per la didattica in unica sede presso le strutture dell’ex ospedale Camillo De Lellis di Schio, inaugurata con l’anno accademico 2021/2022. In precedenza, i due cicli triennali accoglievano gli studenti in formazione nelle sedi periferiche del Centro Servizi di Montecchio Precalcino e di Villa Miari a Santorso. Oltre un centinaio gli studenti del primo anno accolti in queste settimane dall’avvio delle lezioni, 27 nell’ambito fisioterapico e 78 in quello infermieristico, 261 in totale di cui poco meno di duecento in quest’ultimo settore. Più della metà  risiedono nei comuni dell’Altovicentino, mentre altri sono pendolari mentre alcuni hanno scelto di alloggiare a Schio.

La cerimonia di inaugurazione si è svolta oggi, alla presenza dell’assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin, del Direttore Generale dell’Ulss 7 Carlo Bramezza, del sindaco di Schio Valter Orsi, dei prof. Antonio Quinci, coordinatore dei corsi in Fisioterapia e Carlo Agostini, presidente di Infermieristica, e alla dott.ssa Marilena Galeazzo, dirigente delle Professioni Sanitarie per ULSS 7 Pedemontana. Con questa nuova collocazione, gli studenti possono contare su una sede del tutto nuova, frutto di una ristrutturazione completa durata 14 mesi che ha interessato un’area di 1.840 mq, per un investimento complessivo di 768 mila da parte dell’Ulss 7 grazie ad un finanziamento della Regione Veneto.

All’interno della sezione dell’edificio riservata alla didattica universitaria sono state ricavate tre aule per il corso in Infermieristica e altrettante per il corso in Fisioterapia oltre a quattro laboratori per le esercitazioni e un’aula studio. Completano la struttura un locale adibito a segreteria e sette stanze a disposizione di insegnanti e tutor, oltre agli spogliatoi e servizi igienici per gli studenti e per il personale. “Con questa operazione – così il dg Bramezza – valorizziamo ulteriormente la struttura dell’ex ospedale di Schio, portando al suo interno un’ulteriore attività di rilievo che può avere importanti ricadute anche per lo sviluppo dei servizi e delle attività a Schio. Allo stesso tempo favoriamo gli studenti, che possono così contare su una sede più servita dai trasporti pubblici, con più servizi e la possibilità per i fuori sede di trovare un appartamento in affitto a pochi passi dalla sede dei corsi. Come azienda siamo infatti impegnati a sostenere il polo dei corsi di laurea in materie sanitarie
nell’Alto Vicentino, che rappresenta un’opportunità per la sanità del nostro territorio, perché attraverso questi corsi di laurea gli infermieri e i fisioterapisti di domani hanno la possibilità non solo di acquisire la necessaria esperienza, ma anche di imparare a conoscere i nostri ospedali e le strutture territoriali. Questi corsi sono uno strumento importante anche per fronteggiare le difficoltà nel reperire infermieri e fisioterapisti ed è confortante, studiando i dati, constatare che una volta conseguito il diploma di laurea quasi tutti poi si fermano a lavorare nel nostro territorio: evidentemente trovano un ambiente di lavoro accogliente e motivante”.

Sulle positive ricadute della nuova sede per la città di Schio si sofferma anche il sindaco Valter Orsi: “si tratta di un’operazione che attendevamo da tempo e che ora si concretizza con l’arrivo dei corsi in infermieristica e fisioterapia, ai quali mi auguro se ne aggiungano altri. Oggi andiamo a costituire un primo nucleo di una cittadella universitaria, tassello finora mancante nell’offerta formativa di Schio. L’arrivo di un numero così consistente di studenti che hanno scelto di intraprendere un percorso professionale nell’ambito socio-
sanitario è un valore aggiunto per la nostra città. Non solamente dal punto di vista economico, ma soprattutto sotto il profilo sociale e culturale perché con la loro presenza favoriranno una contaminazione di idee e visioni. Schio è pronta ad accogliere questa ulteriore grande opportunità”.

Una delle aule

Più in dettaglio, il corso di laurea in Infermieristica prevede 78 posti, mentre il totale degli iscritti ai tre anni è pari a 197. Di questi, circa la metà (101) è composta da studenti residenti nei dintorni, mentre agli altri vengono da altre zone della provincia di Vicenza (68) ma non manca una quota abbastanza significativa (28) proveniente da altre province. Per quanto riguarda il corso di Laurea in Fisioterapia, invece, complessivamente gli iscritti nei tre anni sono 64, la maggior parte dei quali (54%) proveniente da fuori provincia: solo il 19% degli iscritti risiede in Pedemontana, con il rimanente 27% residente in altre zone della provincia. Per entrambi i corsi, il piano studi prevede una forte integrazione con gli ospedali del territorio. Per Infermieristica previste 1.800 ore di tirocinio complessive nell’arco dei tre anni (480 al primo anno, 600 al secondo e 720 al terzo), organizzati presso gli ospedali di Santorso, Bassano e Asiago, nonché presso di servizi territoriali dei Distretti 1 e 2 e presso le strutture residenziali per anziani e non autosufficienti. Sono 1.500 invece le ore di tirocinio previste per il corso di laurea in Fisioterapia (300 al primo e al secondo
anno, 900 al terzo), svolto primariamente presso gli ospedali di Santorso, Bassano e Asiago e presso gli ambulatori di Thiene, Marostica e il Centro Studi di Villa Miari a Santorso.