Addio a Fulvio Rebesani, paladino dei fragili e delle battaglie contro gli abusi edilizi

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Fulvio Rebesani nell'ufficio del Sunia (foto Giulio Todescan)

Cordoglio a Vicenza per l’improvvisa scomparsa a Vicenza di Fulvio Rebesani, sindacalista e figura di spicco nel mondo dell’impegno civico in città, morto sabato notte all’età di 83 anni. I suoi funerali si terranno martedì pomeriggio alle 14.45 in Duomo a Vicenza.

Radicale nelle convinzioni, motore di tante battaglie ambientaliste e contro gli abusi edilizi, Rebesani era stato a lungo nella Cgil. “Fulvio è stato – racconta il segretario generale Giampaolo Zanni – in primo luogo una persona colta ed esigente, che amava la cultura e ricercava la verità non per affermare se stesso, ma, ed ecco il secondo suo grande tratto personale, per meglio agire e lottare per difendere la dignità ed i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori e delle persone più fragili, e quindi riuscire a costruire una società più umana e giusta”

Nella Cgil di Vicenza Fulvio ha lavorato come sindacalista nel comparto degli assicurativi e poi in quello delle lavoratrici e dei lavoratori pubblici. Successivamente è stato dirigente confederale impegnato in particolare sui temi dei servizi pubblici e della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, una piaga che in quegli anni veniva nascosta e che iniziava finalmente a rivelarsi come una grave ingiustizia sociale, ed infine è stato per anni segretario provinciale del Sunia di Vicenza, il Sindacato Unitario Nazionale Inquilini e Assegnatari, dove ha svolto con rigore e grande impegno un servizio alle persone con problemi abitativi ed in difesa del diritto alla casa.

“Con la scomparsa di Fulvio la Cgil vicentina perde sicuramente un ex dirigente di rilievo ed un pezzo della sua storia – conclude Zanni – ma di lui rimarrà la coerenza della militanza svolta e l’orizzonte politico generale della stessa, che Fulvio ha sempre coniugato con un altrettanto forte impegno personale in campo sociale, politico e religioso, sempre in prima linea nelle lotte per la democrazia e la partecipazione, per la pace e contro la guerra e le basi militari, per la giustizia e la coesione sociale, per il riconoscimento dei diritti dei migranti, per uno stato sociale universalista e per cura del pianeta che ci ospita”.

Consigliere comunale con la Giunta Quaresimin, Rebesani animò la partecipazione dei cittadini per la restituzione alla città del Parco Fornaci. “Era quel che si dice ‘un uomo tutto d’un pezzo’ – ricordo l’allora collega in Sala Bernarda Ciro Asproso -: deciso, autorevole, preparato, e di grande rettitudine morale, piuttosto restio ai compromessi non si faceva convincere molto facilmente, ma nello stesso tempo era anche pronto a cambiare idea, sempre che il suo interlocutore fosse in grado di persuaderlo.Per una parte del suo carattere poteva apparire spigoloso, ma era sempre animato da una grande passione civica e infinitamente sensibile ai problemi dei più bisognosi. Insomma, un autentico ‘civil servant’, del tutto disinteressato al tornaconto personale”.