Addio al ginecologo e accademico Franco Dal Maso. Rucco: “”La città gli è grata”

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...

Fu il fondatore del reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di  Arzignano e faceva parte dell’Accademia Olimpica ed era stato insignito della medaglia d’oro del Comune di Vicenza: Franco Dal Maso si è spento ieri sera a Vicenza a 89 anni attorniato dai tre figli, Jacopo, Cesare e Everardo.

Ginecologo, era una perso di grande umanità e rigore etico. “La scomparsa di Franco Dal Maso – ha commentato il sindaco di Vicenza Francesco Rucco – lascia un grande vuoto in città e credo sia doveroso da parte mia, in rappresentanza di tutta la comunità vicentina, testimoniare la gratitudine verso una figura di spicco non solo in campo sanitario e scientifico, ma anche politico ed accademico. La medaglia d’oro della città, ricevuta nel 2006 dall’allora sindaco Hüllweck, testimonia come si sia prodigato professionalmente creando il reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Arzignano; umanamente portando avanti battaglie fondamentali per i diritti del malato cronico; politicamente con l’impegno in consiglio provinciale e comunale ad Arzignano. Ai figli e alle loro famiglie le mie più sentite condoglianze a nome di tutta la città”.

Franco Dal Maso – commenta l’ex sindaco di Vicenza Achille Variati – è stato un grande medico, che ha aiutato con sapienza e passione migliaia di donne nella sua lunghissima carriera. È stato un uomo politico, da sempre militante socialista e dalle posizioni radicalmente laiciste. Ed è stato un marito e un padre amorevole, lasciando tracce indelebili di sé nei suoi figli: io le ho ritrovate in Everardo Dal Maso, che ho voluto nel mio secondo mandato come consigliere delegato alle Pari Opportunità, una scelta innovativa. Su tanti fronti, Franco era lontano dalle mie posizioni: ma ho sempre rispettato enormemente la coerenza delle sue convinzioni, e l’eleganza con la quale le sosteneva”.

Dal Maso è stato anche una colonna portante del Partito Socialista vicentino. “Era parte della storia del Psi berico, e continuerà ad alimentare la nostra azione futura. I socialisti vicentini – afferma una nota del partito – si stringono intorno alla famiglia e piangono il loro compagno. La sua passione e il suo impegno sociale e politico siano d’esempio alle generazioni future”.