Un “botto” da 50 mila euro: esplode il bancomat nella notte tra sabato e domenica

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Uno sportello bancomat in un paese del Vicentino (archivio)

Solite modalità, il consueto botto a notte fonda che sgretola il silenzio e lo sportello bancomat, una banda di rapinatori esperti che arraffa tutte le banconote dalla cassa e scompare dalla scena del crimine in un battibaleno. Stavolta a saltare in aria è stato il dispositivo di erogazione della Cassa Rurale ed Artigiana di Brendola di Arcugnano, devastato dall’esplosivo fatto detonare tra sabato e domenica con il favore del buio, appena dopo le 4 del mattino. A fuggire con un bottino quantificato in quasi 50 mila euro – cifre in attesa di conferma – una banda considerata esperta dagli inquirenti, che avrebbe avuto l’accuratezza di oscurare le telecamere di sorveglianza della banca prima di agire.

Un piano che, come si è soliti dire in casi analoghi, è stato studiato nei dettagli e che denota una preparazione meticolosa del colpo da parte del gruppo di malviventi. La banda avrebbe utilizzato un dispositivo sofisticato, forse radiocomandato, per innescare il corto circuito e far deflagrare lo sportello senza intaccare la cassa continua della filiale di via Sant’Agostino. Al loro arrivo sul posto dell’esplosione i carabinieri giunti in contemporanea dalle stazioni di Brendola e di Longare non hanno trovato che detriti sparsi a terra, mentre i delinquenti si erano giù allontanati “a pancia piena”, facendo razzia di denaro contante.

Si moltiplicano i casi di spaccate di bancomat negli ultimi mesi in provincia di Vicenza, prendendo di mira a suon di cariche esplosive – utilizzando sovente del gas – i distributori automatici di denaro di qualsiasi istituto bancario, paese o città.