Arrestato “Gigi” Sartor, ex terzino del Vicenza anni ’90. Coltivava marijuana in un casolare

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Nel riquadro Gigi Sartor con la maglia del Vicenza che lo lanciò da 20enne in serie A

Era abituato a bruciare l’erba sulla fascia destra negli anni d’oro della sua carriera di calciatore Luigi Sartor, che ha vestito con  gloria la maglia biancorossa del “Lane” per due stagioni e mezza, vincendo la Coppa Italia nel 1997. Mentre oggi, a 46 anni, si trova invece implicato in una vicenda di droga e si trova agli arresti domiciliari nella sua casa in provincia di Parma, indagato per aver coltivato di nascosto quella che in gergo si chiama proprio “erba”, ricavata dalle piante di cannabis.

A prenderlo in contropiede e metterlo in fuorigioco sono stati in queste ore i membri della Guardia di Finanza parmense, che lo accusano di essere uno dei due “coltivatori diretti” di cannabis in una serra artigianale allestita in un casolare di campagna. A renderlo noto la Gazzetta dello Sport e la stampa quotidiana emiliana dopo il blitz di martedì mattina. Sono circa due i chilogrammi di marijuana essiccata sequestrata nel corso dell’operazione.

Trapela in queste ore da Parma che da settimane l’ex difensore laterale di ruolo era tenuto d’occhio proprio dalle Fiamme Gialle, che avevano simulato un controllo stradale nei giorni scorsi alla sua vettura proprio per raccogliere altri indizi utili a dare seguito a sospetti già concreti: l’odore inconfondibile dei derivati della canapa era stato percepito dai finanzieri “in incognito”, che con astuzia hanno preferito rimandare lo “scacco matto” al momento più propizio, trovando l’ex calciatore in compagnia di un amico nel casolare adibito a serra. Cogliendo quindi la coppia sul fatto.

Secondo la notizia che dalla cronaca sconfina nello sport vista la popolarità dell’ex giocatore anche di Roma e Inter, tra le altre squadre che lo ingaggiarono nel culmine di carriera, Gigi Sartor non ha proferito parola in seguito all’arresto in flagranza e si affiderà alla difesa dei suoi legali. Ora si trova in regime di custodia sotto arresti domiciliari, senza rilasciare alcuna dichiarazione in merito a una seconda vicenda da aule di giustizia che lo riguarda in prima persona. Nella prima fu, 9 anni fa, coinvolto nell’inchiesta “Calcioscommesse“, assolto per sopraggiunta prescrizione.

Veneto di nascita – Sartor è originario infatti a Treviso nel 1975 anche se cresciuto poi in Umbria – e lanciato dalle giovanili prima del Padova e della Juventus, da una decina d’anni si era stabilito in provincia di Parma dopo il ritiro dall’attività agonistica. Ai tempi dell’esordio in serie A in maglia bianconera restò nella storia lo sfortunato debutto con autogol dell’allora giovanissimo difensore, che vestì le maglia di Vicenza per 74 volte tra campionato e Coppa Italia (con due gol all’attivo segnati in serie B al primo anno), Inter e Roma, per poi intraprendere una prematura fase calante collezionando pochi gettoni con Ancona, Genoa, Verona e, all’estero, nel Sopron. Si ritirò dal calcio giocato nel 2009 dopo due stagioni alla Ternana, il suo primo club.