Avvicinati da una coppia e minacciati per 5 euro alle giostre. Teenager aiutati dalla polizia

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Polizia in Campo Marzo

Un grande spavento, 5 euro spariti dal portafoglio ma, almeno, la consapevolezza che la cosa giusta da fare in questi casi è rivolgersi subito alle forze dell’ordine. Visto che nel giro di pochi minuti la polizia di Stato ha individuato chi li aveva appena rapinati una volta scesi da un’attrazione del Luna Park di Campo Marzo, provvedendo alla denuncia.

Sono questi gli esiti della disavventura in cui sono loro malgrado incappati due adolescenti vicentini nel pomeriggio di sabato, a Vicenza, avvicinati da una coppia di sconosciuti e un ragazzino che hanno intimato loro di dare tutto il denaro in loro possesso, promettendo di passare dei guai imminenti in caso di rifiuti.

Erano le 16.45 dell’altro giorno quando i due amici, visibilmente turbati, si rivolgevano ai poliziotti di una Volante della Questura, incontrati pochi minuti dopo una rapina subita che, seppur con modica cifra sottratta, rappresenta un chiaro segnale di allarme sociale. Non appena raccolta la testimonianza dei derubati si sono attivati anche carabinieri e agenti di polizia locale in servizio di sorveglianza, chiudendo il cerchio in base alla descrizione in pochi minuti: un giovane e una giovane sui vent’anni, di nazionalità straniera e con accento dell’Est, accompagnati da ragazzino più piccolo, sicuramente minorenne.

Solo uno dei due messi “spalle al muro” sullo spazio retrostante a una giostra disponeva di denaro, appena una banconota da 5 euro, strappata dalle mani pare dal più piccolo del terzetto con esplicite minacce di un nuovo incontro poco piacevole nel caso si fossero rivolti a qualcuno. Ordine perentorio a cui i due ragazzi, coscienziosamente, non hanno obbedito, consentendo di “togliere” dai piedi – almeno per qualche ora i tre prepotenti -, portati in questura a Vicenza e denunciati. Con un plauso da parte degli agenti per il coraggio e senso civico dimostrati prima di essere riaffidati ai rispettivi genitori

Al termine delle procedure di fotosegnalamento, è emerso che si trattava di soggetti già con precedenti, protagonisti di atti di prevaricazione e violenza. Si tratta di H.B., classe 2003 e H.B., classe 2001, deferiti per il reato di rapina aggravata in concorso. Il giovane minorenne, non imputabile in quanto sotto i 14 anni di età, è stato invece riaffidato alla madre.