Giallo sui binari: muore un 38enne ex ospite di una comunità vicentina

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La vittima, Alessio Venetri, in un'immagine pubblicata dal Mattino di Padova (da profilo Fb)

Mistero sulle cause della morte di un 38enne padovano, avvenuta nei pressi della stazione ferroviaria a Monselice, con riflessi della vicenda che interessano anche una comunità nel Vicentino, a Caldogno. I fatti concreti parlano di un cadavere ritrovato all’alba di venerdì mattina, identificato poi in Alessio Ventre, fino alla scorsa settimana impegnato in un percorso di recupero da problemi legati alla tossicodipendenza presso il centro di accoglienza “Il Cedro”, nella cittadina calidonense. Non si tratterebbe di un gesto volontario secondo i riscontri sul posto, secondo le cronache locali.

Come racconta il “Mattino di Padova”, che segue da vicino la tragica vicenda in questi giorni, il 38enne avrebbe fatto ritorno nella sua cittadina d’origine dopo l’espulsione dalla comunità, giovedì scorso. Non si conosce cosa sia accaduto nelle ore successive al suo rientro, fino al ritrovamento del corpo inerme alle 6.30 del mattino seguente. Le ferite mortali riscontrate escluderebbero l’ipotesi del suicidio, considerato inoltre che nessun treno di passaggio per la stazione di Monselice avrebbe mai segnalato incidenti nel corso della notte.

Gli inquirenti starebbero valutando la pista di un regolamento di conti sfociato in un pestaggio cruento, fatale per Ventre, rimasto a terra tra i binari e senza vita. Indaga la Procura della Repubblica di Padova, disperata la famiglia d’origine del 38enne che solo poche ore prima era stata informata del ritorno a casa del congiunto, dopo il fallimento dell’esperienza in comunità a Caldogno dove era stato ospitato negli ultimi 6 mesi.