Cappelleri alla Commissione d’inchiesta: “Ormai vano il sequestro dei beni a Zonin”

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Audizione presso la Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario e finanziario, stamattina a Roma per il Procuratore della Repubblica vicentino Antonino Cappelleri. L’audizione, che è durata quasi due ore, si è tenuta a Palazzo San Macuto.

Cappelleri, a domanda dei commissari specifica ha risposto che un sequestro nei confronti dell’ex presidente della Banca Popolare di Vicenza, Gianni Zonin Sarebbe ormai vano perché “la banca è stata svuotata di qualunque sostanza effettiva”, dato che gli attivi di buona qualità sono stati trasferiti alla good bank. “Ormai temo che uno strumento concreto ed efficace non lo abbiamo più in mano” per procedere con una richiesta di sequestro nei confronti dell’ex presidente di BPVi, ha aggiunto.

Cappelleri ha inoltre affermato che ex vertici della Banca Popolare di Vicenza hanno “nascosto” una “serie di operazioni” come le “baciate”, fuorviando gli ispettori della Banca d’Italia e della Consob per sopravvalutare il patrimonio e ingannare i risparmiatori.

Il Procuratore capo di Vicenza ha anche sostenuto che la conduzione degli affari della BPVi era concentrata nelle mani di “poche persone”, senza che vi fosse una condivisione consapevole con gli altri componenti del cda e del collegio sindacale.

Cappelleri ha anche affermato che non c’è rischio di prescrizione per il processo sulla Popolare di Vicenza: il procedimento contro gli ex vertici per aggiotaggio e ostacolo all’attività di vigilanza andrà in prescrizione il 2021 e il 2024.