Continua a lavorare nell’attività abusiva anche dopo la chiusura, barista diffidato

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La prima ordinanza di chiusura è stata firmata solo pochi giorni fa, il 21 luglio quando l’ispezione all’interno di un bar di Vicenza, in viale Ferrarin, portò alla scoperta dell’attività abusiva condotta dal titolare. Dopo le verifiche presso gli uffici comunali fu sospeso immediatamente l’esercizio, con una multa sollevata al titolare per 5mila euro. Successivi controlli hanno constatato, però, che il locale continua a rimanere aperto e, per questo motivo è scattata la diffida.

Chiusura coatta del locale con l’apposizione dei sigilli ed intervento della forza pubblica se il gestore del bar non adempirà, entro tre giorni dalla notifica della diffida, all’ordine di cessare l’attività di somministrazione di alimenti e bevande al pubblico“, questa la nota firmata nel provvedimento di ieri, martedì 26 luglio, grazie ad un’operazione congiunta della Polizia di Stato – Questura di Vicenza e dell’ufficio comunale Suap, a carico del gestore abusivo del locale di viale Ferrarin (U.A. 57 anni) sanzionato nei giorni scorsi con 5 mila euro di multa e con il divieto di proseguire nell’attività in quanto privo delle autorizzazioni comunali.

Gli agenti della sezione Volanti della Questura di Vicenza hanno accertato che il locale era ancora aperto, nonostante l’ordine di cessazione dell’attività notificato il giorno 21 luglio per mancanza delle prescritte autorizzazioni. All’interno del bar erano presenti cinque avventori che stavano consumando bevande e il registratore di cassa era in funzione. È scattata, quindi, una diffida firmata dal direttore del servizio Suap – edilizia privata, turismo e manifestazioni del Comune: se il 57enne non terrà chiuso il locale e non regolarizzerà la situazione, sarà disposta la chiusura del locale con i sigilli e l’intervento della forza pubblica.

Il Comune continua a tenere monitorata la situazione – ha spiegato l’assessore alle attività produttive Silvio Giovine –: i controlli sul territorio sono costanti e la reazione alla situazione irregolare è stata estremamente tempestiva, come dimostrano gli interventi e i provvedimenti fatti in pochi giorni dagli uffici in sinergia con la Questura”.