Continuano i lavori al Parco della Pace: in arrivo 71 mila piante

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Il Parco della Pace di Vicenza è diventata la dimora stabile di un primo albero, un pioppo bianco interrato questa mattina dal sindaco Francesco Rucco per dare il via all’imponente intervento di piantumazione di 71 mila nuovi fusti tra alberi di diverse dimensioni, arbusti, siepi e vegetazione acquatica. L’operazione va di pari passo con gli altri interventi di riqualificazione della grande area verde di 630 mila metri quadrati che, complessivamente, hanno raggiunto il 63% di quanto previsto dal contratto di esecuzione delle opere. L’arrivo delle prime piante è stata l’occasione di un sopralluogo a cui il sindaco ha preso parte con il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Matteo Celebron e l’assessore al verde urbano e alla protezione civile Mattia Ierardi.

“Questo pioppo – ha detto il sindaco Francesco Rucco – è il primo di moltissimi alberi, arbusti e piante acquatiche che, a partire da oggi, iniziano a popolare il Parco della Pace. Prevediamo di completare entro l’anno tutto ciò che riguarda il verde e la riqualificazione dei tre hangar, dedicati alla porta est, al museo dell’aria e alla nuova sede della protezione civile. Successivamente ci occuperemo della parte sportiva, con l’obiettivo di completare il parco per la prossima Primavera e consegnarlo finalmente alla città”.

Sono davvero numerose le specie che popoleranno le diverse aree del parco. E’ atteso l’arrivo di 1.200 alberi di grandi dimensioni, cioè con circonferenza dai 20 ai 60 centimetri, che andranno ad occupare 48.200 metri quadrati di parco. Saranno messe a dimora anche 8.300 alberature forestali su 28 mila metri quadrati di superficie. Le sponde dei canali e le isole saranno popolate da 60 mila piante acquatiche per una superficie di 20 mila metri quadrati e arriveranno 1.500 tra arbusti e siepi, mentre 358 mila metri quadrati di parco saranno seminati a prato.

Tra gli alberi di grandi dimensioni, in particolare, nel giardino centrale troveranno casa carpini, melograni, pioppi, pruni, gelsi e sorbi. Saranno realizzati filari di frassini, pioppi e platani. Queste stesse specie ombreggeranno anche i parcheggi. All’ingresso del parco sarà realizzato un bosco di frassini, pioppi e querce. La porta est si aprirà su un’area popolata da aceri, carpini, pruni, pioppi, ontani e peri. Altri frassini, ontani e salici andranno a formare alcuni boschetti. Per gli orti urbani e per l’area chiamata Giardino delle farfalle sono stati infine scelti peri, noci, meli e pruni. Glicine, rosmarino, salvia, verbena e abelia sono soltanto alcune delle specie che formeranno le siepi del giardino centrale e della porta est. Tra le specie acquatiche ci saranno l’iris, la calta, il carice e la valeriana.

Ad oggi nell’intera area del parco sono stati eseguiti scavi di sbancamento per 140 mila metri cubi di terreno e movimenti terra per 220 metri cubi. Sono stati realizzati nuovi percorsi e aree a parcheggio su 29 mila metri quadrati di superficie, con la posa di 17 mila metri cubi di materiale di sottofondo. Sono stati fresati 380 mila metri quadrati di terreno. E’ stata messa in opera la posa di 22 mila metri lineari di cavidotti, 2.500 metri di tubi dell’acquedotto, 2.300 metri di tubi della fognatura, 700 pozzetti, 280 metri di sottopassaggi idraulici e 1.300 metri di nuovi drenaggi. L’intervento ha richiesto anche la rimozione di 2.400 metri di vecchio filo spinato.

Negli hangar del museo dell’aria e di ingresso, nella porta est, sono state rifatte le coperture pari a 1.250 metri quadrati di superficie e le impermeabilizzazioni per 1.550 metri quadrati. Sono state montate nuove carpenterie strutturali per 58, 5 tonnellate e ridipinte 97 tonnellate di carpenterie esistenti. Sono stati rifatti o risanati intonaci per 2.550 metri quadrati di superficie e ridipinte le pareti interne ed esterne per 3.600 metri quadrati. Pavimenti industriali sono stati posati su un’area complessiva di 1.400 metri quadrati. Infine, le nuove fondazioni hanno richiesto la posa di micropali per complessivi 1.920 metri lineari, mentre tra hangar e parco sono stati stesi 400 metri cubi di calcestruzzo armato con 55 tonnellate di ferro. Per il completamento degli hangar hangar del museo dell’aria e di ingresso si darà ora corso all’installazione degli impianti elettrici e meccanici, dei serramenti esterni ed interni, della facciata strutturale in vetro e dei portoni. Entro l’anno sarà riqualificato anche il terzo hangar, destinato alla nuova sede della protezione civile. Si passerà quindi all’allestimento delle aree sportive.