Coronavirus, i dati del Vicentino: in aumento ricoverati e gravi. 11 decessi in 24 ore

345 ricoverati negli ospedali vicentini positivi al virus Sar-Cov-2 (6 in più nelle ultime 24 ore), 62 pazienti in terapia intensiva (5 in più) e ben 11 decessi in un giorno.

E’ questa la situazione-Covid negli ospedali del Vicentino la sera dell’11 novembre. Il numero dei ricoverati pare rallentare nelle ultime 24 ore, ma va tenuto presente che questo dato va rapportato purtroppo all’aumento negli ultimi giorni il numero dei decessi: 11 oggi, 11 ieri, contro una media di 6-7 la scorsa settimana.

I vicentini attualmente positivi al virus sono oltre 9.562, mentre il totale di casi dall’inizio dell’epidemia nel febbraio scorso è di 14.509. In sostanza, più della metà dei contagiati lo è attualmente: praticamente due su tre.

Nel dettaglio, nell’Ulss 8 Berica si contano dall’inizio dell’epidemia a febbraio 7.909 persone positive (+2.284 in una sola settimana, + 131 in 24 ore) e 174 ricoverati (45 in più in sette giorni, ossia +35%), dei quali 21 in terapia intensiva. 8 i decessi fra lunedì e martedì. Nel dettaglio, 93 persone sono ricoverate in area medica all’ospedale San Bortolo (+4 in 24 ore), 21 in terapia intensiva sempre a Vicenza (numero stabile, ma a fronte dei numerosi decessi), 40 in area medica a Valdagno (dove è stato aperto un nuovo reparto, +14), 20 in area medica a Noventa Vicentina.

Nell’Ulss 7 Pedemontana, sono invece complessivamente 6.600 i contagi dal febbraio scorso (+1750 in una settimana, +272 in un giorno): sono 3.336 nel Distretto 1 Bassanese e Altopiano e 3.264 nel Distretto 2 Alto Vicentino. Nelle ultime 24 ore si è registrato un record di tamponi eseguiti: 4.529 fra molecolari, testi sierologici e tamponi rapidi.

171 i pazienti ricoverati per problemi legati al virus, dei quali 17 in terapia intensiva e 27 in semi intensiva. Nel dettaglio, l’ospedale Alto Vicentino a Santorso conta ben 130 ricoverati (il picco massimo nella primavera scorsa fu 150-160), compresi 14 in terapia intensiva e 18 in semi intensiva); 21 sono i pazienti al San Bassiano a Bassano (dei quali 1 in terapia intensiva e 9 in semi intensiva); 21 infine i ricoverati nell’ospedale di comunità di Marostica, dove transitano i degenti più lievi per i quali si prospetta la dimissione.

Ieri nell’Ulss 7 è partita ufficialmente l’Operazione Igea dell’Esercito Italiano: la prima squadra di medici militari ha preso servizio all’ospedale San Bassiano con l’obiettivo di supportare il centro tamponi. Nei prossimi giorni il servizio sarà attivato anche all’ospedale Alto Vicentino. Le due squadra effettueranno tamponi all’utenza dal lunedì al sabato dalle 8 alle 14. Sono inoltre stati consegnati saturimetri e bombole di ossigeno alle Usca (le squadre sanitarie che escono a domicilio) e ai medici di medicina generale per la cura a domicilio dei pazienti.