Domani allo stadio l’ultima “uscita” di Davide Pilotto, portiere e giovanissimo papà

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Tante volte nella sua breve carriera di calciatore, durante le partite di pallone, Davide Pilotto svolgendo il ruolo di portiere si era trovato sul campo di calcio con gli occhi di tutti fissi su di lui. Magari prima di provare a parare un rigore oppure mentre spiccava un balzo per una spettacolare uscita aerea, dall’alto dei suoi 195 centimetri di altezza. Mai, però, aveva avuto uno stadio pieno intorno come domani, per riservargli un lungo applauso nel corso del funerale e dell’addio. E questi occhi saranno lucidi, al pensiero di una giovane vita di 22 anni e mezzo appena, tragicamente interrotta nell’alba silenziosa di 6 giorni prima tra Rettorgole e Maddalene di Vicenza.

Secondi maledetti all’albeggiare di mercoledì scorso, quando l’Opel Insigna di famiglia che guidava “Pilo” – questo il nomignolo più in voga tra gli amici e nell’ambiente calcistico – è finita nel torrente Orolo, alle 5.50 con ancora l’oscurità intorno, mentre riaccompagnava a casa un’amica al rientro da una festa a Jesolo. Solo pochi giorni prima di partire per le vacanze programmate in Sardegna.

Lei, Camilla il suo nome, si è salvata quasi per miracolo dopo l’intervento tempestivo dei sommozzatori dei vigili del fuoco, sorretta anche dall’istinto di sopravvivenza che le ha permesso di respirare nella bolla d’aria rimasta nell’abitacolo dell’auto semisommersa che stava per divenire una trappola mortale anche per lei. Per Davide, invece, non c’è stato nulla da fare: è morto probabilmente sul colpo, anche se gli esiti dell’autopsia effettuata sul suo corpo di atleta non hanno ancora emesso il responso sulla causa di morte. In Procura a Vicenza è stata aperta un’inchiesta sull’incidente, nel fascicolo d’indagine sarà valutata con attenzione la dinamica di quanto avvenuto e, come noto, il ruolo esercitato nella disgrazia del parapetto del ponte già danneggiato da un precedente sinistro.

Infiniti i messaggi per lui nel web. L’ultima società in cui aveva vestito una maglia da portiere, l’Isola Castelnovo, lo ha ricordato così: “Era arrivato per giocare in prima squadra a dicembre ed abbiamo pertanto avuto il privilegio di averlo con noi nel suo ultimo periodo da giocatore. Se non ci fosse stata l’interruzione per il Covid forse avrebbe potuto intraprendere un percorso di crescita favorito anche dalla presenza rassicurante del fratello Luca, uno dei nostri giocatori più rappresentativi. Davide ha fatto in tempo a vivere con noi il finale di ogni stagione sportiva, con la cena della squadra in campo e la classica uscita a Jesolo con i compagni 15 giorni fa. Lo ricorderemo tutti per la sua spensieratezza, le sue qualità umane e sportive. Ciao Davide”. Tutta l’Italia del calcio dilettantistico è venuta a conoscenza della sua triste vicenda: anche sul sito della Lnd, infatti, gli è stato riservato un tributo. “Una morte difficile da accettare, un’altra giovane vita spezzata. Mi unisco al dolore della famiglia alla quale rivolgo le più sentite condoglianze a nome di tutta la Lega Nazionale Dilettanti” – è stato il commento del Presidente Cosimo Sibilia.

Dopo il toccante momento della veglia di preghiera, di ieri sera, recitata in casa del papà Alessandro a Caldogno, cittadina dove Davide era cresciuto prima di trasferirsi con la madre Eliana e i fratelli a Costabissara, l’appuntamento è fissato per martedì (domani), alle 9.30. La famiglia del compianto Davide ha chiesto e ottenuto dalle autorità locali di celebrare la cerimonia all’interno dello Stadio di Caldogno: non solo per ragioni simboliche, trattandosi di impianti sportivi dove il figlio aveva mosso i primi calci da bambino, ma anche in ragione delle normative per l’emergenza sanitaria tutt’ora da osservare. Facendo in modo, insomma, da non escludere nessuno tra coloro che volessero accompagnare l’amico, il compagno o avversario di tante partite, nella sua ultima “uscita”. Verso il cielo.

Per chi non potrà essere presenta domattina, rimane a disposizione la possibilità di visitare la salma del ragazzo presso la cappella della camera mortuaria dell’ospedale San Bortolo di Vicenza, fino a stasera. Domattina il feretro raggiungerà poi Caldogno per le esequie all’aperto: attesi gli amici della sua compagnia, i ragazzi del calcio dilettantistico vicentino, gli ex compagni dell’istituto Leone XIII e tutti coloro che vorranno esprimere affetto e partecipazione al lutto con la loro presenza, compresi i colleghi di lavoro. Al capezzale di Davide, domani, ci sarà soprattutto il bimbo di 6 mesi frutto dell’unione con Ibiza, modella e giovane mamma di 21 anni che aveva conosciuto tre anni fa alle scuole superiori: ha gli stessi occhi azzurri del papà, e per chi lo ha conosciuto e amato costituiranno un inestimabile tesoro per ricordarlo attraverso i suoi sguardi innocenti.