Cordoglio per Imerio, il 63enne stroncato domenica da un infarto sulle Piccole Dolomiti

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Si attendono nelle prossime ore data, sede e modalità dell’ultimo saluto da riservare nella comunità di Creazzo a Imerio Tecchio, l’escursionista vicentino deceduto domenica nei pressi di Rifugio Battisti, sulle Piccole Dolomiti, in territorio di Recoaro Terme. Il pensionato si trovava in montagna in compagnia di un amico per un giro in moto domenicale, nel corso di una passeggiata a piedi non impegnativa, quando il pensionato creatino di 63 anni si è sentito male, perdendo conoscenza senza più aver possibilità di riprendersi.

Insieme al compagno di numerose gite panoramiche in sella stava salendo verso il Passo della Lora dopo aver parcheggiato i rispettivi veicoli a due ruote, quando all’improvviso e senza alcuna avvisaglia è sopraggiunto il malore fatale. Una morte per cause naturali, quella del 63enne da pochi mesi a riposo dal lavoro dopo aver lavorato a lungo nel settore del commercio dei metalli.

Già dopo alcune decine di minuti dall’inizio dell’ascesa, a piedi, Tecchio si è sentito male, colpito da fitte al torace fino a perdere i sensi accasciandosi a terra dopo aver avuto solo il tempo di segnalare il malessere e chiedere aiuto. L’amico che lo accompagnava in primis e altri escursionisti sopraggiunti sul sentiero hanno prestato soccorso all’uomo, in attesa che un equipaggio del Suem 118 giungesse via cielo, trasportato in eliambulanza. Imerio, in condizioni critiche sin dai primi istanti successivi, non si è più ripreso ed è stato dichiarato morto sul posto dal medico sbarcato dal velivolo.

Inutili le manovre di rianimazione cardiaca tentate dai presenti e dai soccorritori, compresi gli operatori del Soccorso Alpino della stazione di Recoaro-Valdagno. Il pensionato residente a Creazzo con la compagna Cinzia godeva di buona salute anche grazie all’attività fisica costante, ma nonostante questo è rimasto vittima di quello che appare come un probabile infarto, viste le circostanze. Scenario di quei drammatici minuti è stato il sentiero 110 della Catena delle Tre Croci, a quota di oltre 1.600 metri, un percorso molto conosciuto e amato dagli appassionati di montagna.

L’attesa di queste giorni è spiegata dalla necessità di ottenere il nulla osta per la sepoltura del proprio caro, che lascia anche i figli Filippo e Camilla e gli altri parenti e amici addolorati per la perdita improvvisa. Anche la comunità locale piange un uomo conosciuto e stimato, in attesa di poterlo salutare per l’ultima volta: un uomo appassionato sia di motociclette che dei monti, due passioni che lo hanno accompagnato nella sua ultima uscita terrena. La cerimonia solenne di commiato si terrà ormai nei primi giorni della prossima settimana, nella chiesa di San Nicola a Olmo di Creazzo. Non appena ci sarà l’ufficialità sarà aggiornato l’articolo con ora e giorno precisi delle esequie.