Danza e arte per conoscere sé e gli altri: a Palazzo Chiericati un innovativo progetto rivolto agli adolescenti

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Danzare tra le opere di Tintoretto, Veronese e Tiepolo per migliorare la conoscenza di sé e degli altri: è questa l’innovativa proposta rivolta agli adolescenti di Vicenza che prenderà il via a Palazzo Chiericati da domani, mercoledì 7 maggio.

Nato dalla collaborazione tra Comune di Vicenza, Musei Civici, Ulss 8 Berica e associazione e20danza, il progetto Future Moves è stata presentato oggi a Palazzo Chiericati. I Musei Civici apriranno le porte dello storico edificio per accogliere giovani tra i 13 e i 19 anni, stimolati a utilizzare il proprio corpo in movimento per attivare nuove forme di comunicazione, in dialogo con le opere d’arte esposte. Ogni mercoledì dalle 16.30 alle 17.30, fino al 4 giugno e poi da settembre per tutto il periodo scolastico, i ragazzi potranno iscriversi gratuitamente a uno o più incontri a cui saranno ammessi fino a un massimo di 25 partecipanti (non sono richieste competenze legate alla danza).

“Questo stimolante progetto dedicato ai più giovani – ha detto l’assessore alla Cultura Ilaria Fantin – si inserisce perfettamente nel percorso avviato con convinzione dalla nostra amministrazione per legare la cultura al benessere e alla vita dei cittadini. Vogliamo una città in cui la cultura sia sempre più condivisa e accessibile, vogliamo permettere a tutti di frequentare i musei e viverli appieno”.

“Le politiche giovanili – ha aggiunto l’assessore Leonardo Nicolai – partecipano con entusiasmo a questo progetto trasversale che, forte del contributo di settori e competenze differenti che ben esemplifica il nostro modo di lavorare, offre ai ragazzi la possibilità di essere protagonisti di un’esperienza nuova e immersiva. Il ruolo di noi amministratori è proprio quello di raccogliere e promuovere iniziative che hanno l’ambizione di contribuire a cambiare la città”.

“Non si tratta solo di danza – ha commentato il presidente del Consiglio comunale Massimiliano Zaramella – ma di un’azione culturale e sociale che vede la città prendersi cura di sé stessa, restituendo senso ai luoghi dell’arte come ambienti capaci di generare salute, intesa non solo come assenza di malattia, ma come pienezza di vita e di relazioni. In collaborazione con i servizi di salute mentale, con operatori, famiglie e cittadini, questo progetto propone infatti un nuovo modo di pensare la salute: un diritto, un bene comune, una forma di felicità condivisa”.

“Questa proposta – ha concluso la presidente della commissione Servizi alla popolazione Luisa Consolaro – ha il merito di sottolineare come la cultura sia un grande fattore di benessere, oltre che di emancipazione e di conoscenza. E lo fa andando a intercettare i bisogni di relazione e condivisione di una parte specifica della nostra società, che è quella degli adolescenti, a cui la comunità deve prestare massimo ascolto”. Per informazioni e iscrizioni è possibile consultare il seguente link: info@e20danza.art