Vede la sua e-bike rubata 20 giorni prima in cortile di estranei. Recuperata dagli agenti
Era stato derubato della bicicletta elettrica di un valore non certo alla portata di tutti, circa 2.500 euro il prezzo all’acquisto, denunciandone il furto esattamente venti giorni prima, e ormai stava perdendo ogni residua speranza di ritornarne in possesso. Questo fino al primo pomeriggio del giorno di Santo Stefano quando, girando a piedi per la città di Vicenza, non poteva credere ai propri occhi nel vedere proprio un modello identico all’interno del giardino di una proprietà privata.
Il proprietario vittima del furto lo scorso 6 dicembre, nella centralissima piazza Castello, ha quindi avvertito la Questura e gli agenti dei sospetti più che fondati riguardo al mezzo visto in via Menara, chiedendo una verifica. Detto e fatto, sul posto si è diretta una Volante che ha pazientemente atteso l’uscita di qualcuno che salisse in sella, in modo da inchiodarlo a eventuali responsabilità, sulla base del numero del telaio della bici e dei codici della batteria che impartisce gli impulsi ai pedali.
Il ragazzo fermato dai poliziotti è rimasto di sasso di fronte alle divise, un 18enne – K. D. le iniziali fornite -, cittadino italiano residente in città. A fronte dell’evidenza dei fatti e non potendo in alcun modo dimostrare la legittima proprietà della costa bicicletta, il giovanotto ha tentato di raccontare una frottola improvvisata, dimostratasi priva di fondamento, vale a dire che si trattasse di un mezzo preso a prestito da un amico. E quindi di essere ignaro del fatto che si trattasse di un veicolo rubato.
Talmente “amico” da non ricordarsi nemmeno il nome di battesimo. Dopo un tour guidato negli uffici della Polizia di Stato in via Mazzini, il neomaggiorenne – della classe 2006 – è stato denunciato, nel caso specifico per il reato di ricettazione, mentre la bici è stata restituita al legittimo acquirente dopo le verifiche del caso.