Giro d’Italia, vicentino in rosa per la tappa dei Berici. Bandiera palestinesi lungo il percorso – FOTOGALLERY

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Vicenza 23-05-25 giro italia FOTO COLORFOTO-FRANCESCO DALLA POZZA

Alla fine la tappa numero 13 del Giro d’Italia, da Rovigo a Vicenza, l’ha vinta Mads Pedersen, domando in volata lo strappo finale e imponendosi davanti al belga Wout Van Aert. Per il danese si tratta del quarto successo in questa edizione del Giro d’Italia. La maglia rosa resta sulle spalle di Isaac del Toro, che ha rosicchiato ancora un po’ di secondi, arrivando terzo.

I ciclisti hanno attraversato il basso Veneto e i Colli Euganei, per toccare poi a Noventa Vicentina e Pojana Maggiore, proseguendo nel veronese per Cologna Veneta, Arcole, Belfiore, Soave e San Bonifacio, quindi il ritorno sui Colli Berici – Lonigo, Orgiano, Pederiva, Barbarano, la salita di San Giovanni in Monte, poi giù a Nanto, Longare e quindi Vicenza, col primo passaggio a Monte Berico e il circuito circuito di circa 20 chilometri con la salita di Arcugnano (via Pilla) prima del finale di nuovo al Santuario di Monte Berico.

Uno spettacolo in rosa, accolto da migliaia di vicentini lungo tutto il percorso e in città. Una tappa, quella dei Berici, che ha messo in luce a tutti gli appassionati la bellezza del paesaggio collinare e della città di Vicenza, dove in campo Marzo era stato allestito il Villaggio di Tappa. A diverse ore dal passaggio dei ciclisti sulla salita finale, il porticato che porta al Santuario era già pieno di tifosi che prendevano posto per poter assistere al passaggio dei campioni: il colpo d’occhio, al momento dello sprint finale, era da “tutto esaurito”.

“Dopo la splendida Adunata degli Alpini del 2024, anche quest’anno siamo riusciti a portare a Vicenza un altro grande evento: il Giro d’Italia – afferma il sindaco di Vicenza Giacomo Possamai – . La Tappa dei Berici si è rivelata un successo straordinario di pubblico, grazie all’imponente macchina organizzativa attivata dal Comune di Vicenza, dai comuni dell’area Berica, dal comitato di tappa e dalle tante realtà coinvolte. Un grazie particolare va all’assessore Zilio che ha coordinato magnificamente i preparativi. È stato emozionante vedere la salita verso Monte Berico completamente gremita di persone: un’immagine che racconta meglio di ogni parola la passione e il calore con cui Vicenza ha accolto questa tappa. Le riprese televisive, trasmesse in tutto il mondo, hanno mostrato la bellezza dei nostri paesaggi, dei Colli Berici e dei nostri monumenti, offrendo una straordinaria vetrina internazionale alla città e al territorio. Ma la festa in rosa non finisce qui: per altri due giorni il Villaggio di Tappa continuerà ad animare e colorare di rosa Campo Marzo. La risposta della città è stata entusiasta, sia in termini di presenze che di calore umano: è stata davvero una splendida festa per tutti”.

Bandiere palestinesi lungo il percorso: identificata l’europarlamentare Cristina Guarda
Durante la tappa attivisti hanno esposto, in diversi punti lungo il percorso e anche ai piedi della scalinata di Monte Berico, bandiere pro Palstina. L’eurodeputata Cristiana Guarda è stata addirittura identificata dal carabinieri: “Oggi, subito il dopo il passaggio del Giro d’Italia nel mio paese – ha raccontato l’eurodeputata dei Verdi – sono stata identificata dai carabinieri per aver esposto una bandiera della Palestina. Mi trovavo all’interno del campo agricolo di proprietà della mia famiglia, a Lonigo in provincia di Vicenza, e avevo appena riposto la bandiera dopo il passaggio dei ciclisti. Tutto ciò è assurdo. Perché occupare così le forze dell’ordine? Mi chiedo perché identificare chi vuole solamente mostrare solidarietà nei confronti del popolo palestinese, vittima delle atrocità del governo Netanyahu. Come parlamentare europea non posso tacere di fronte al massacro e mi sono sentita in dovere di essere presente, sulle strade del giro, con la bandiera di Palestina come tante e tanti in tutta la penisola. Il mio non è un episodio isolato: in questi giorni, è stato fatto di tutto per nascondere le manifestazioni a sostegno della Palestina sulle strade del Giro. Con scarsi risultati, visto che la bandiere sono presenti in tutte le tappe. Un bellissimo segnale, anzitutto di umanità, che non può più essere ignorato dal governo,” prosegue. “Ma ecco cos’ho imparato oggi: se volete scendere in piazza con una bandiera palestinese, non dimenticate di portare un documento d’identità” conclude.

Bandiera della Palestina in Riviera Berica

Domenica, intanto, si replica con l’arrivo della tappa ad Asiago (partenza da Fiume Veneto e transito per Romano d’Ezzelino, Campo Solagna, Monte Grappa, quindi Fonzaso, Arsè, Primolano, Enego, Foza e Gallo) e ancora martedì (tappa Piazzola sul Brenta – Brentonico (Trento), con passaggio a Sandrigo, Breganze, Sarcedo, Thiene, Zanè, Piovene, Cogollo, Arsiero, Pedescala, San Pietro Valdastico e Lastebasse.

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