“Grazie per quello che fate”. Salvata da un gesto estremo: in un biglietto la riconoscenza agli agenti

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Anche se solo un domani, nel lungo periodo, si potrà parlare di “storia a lieto” fine, rimane in ogni caso un gesto (doppio) da evidenziare e da lodare quello compiuto martedì da una donna vicentina. Che non si è limitata a “far finta di niente” dopo aver ricevuto i messaggi di un’amica residente in città che lasciava intendere di voler farla finita. Ma, al contrario, si è subito attivata chiedendo aiuto qualificato, prima di tutto alla Polizia di Stato, chiamando la Questura affinché qualcuno potesse intervenire in tempi rapidi per salvare la vita di una persona assalita da uno stato di sconforto profondo, a tal punto da togliersi la vita.

L’episodio che la Questura di Vicenza ha reso noto a distanza di quasi 48 ore risale alle 14.30 dell’altro giorno, quando la sala operativa di via Mazzini riceva una telefonata di certo fuori dell’ordinario. A compierla, una vicentina assai preoccupata dopo aver ricevuto in chat un messaggio in cui la mittente – l”amica – la informava di essere sul punto di compiere un atto estremo di autolesionismo. Da qui la necessità di un intervento tempestivo, per evitare un epilogo tragico preannunciato.

Gli agenti di una Volante inviati sul posto in pochi minuti hanno quindi raggiunto la cittadina segnalata in stato di forte agitazione emotiva. Per fortuna l’hanno trovata in tempo, agendo con la dovuta delicatezza per instaurare un dialogo e convincerla a desistere, nel contempo chiedendo l’intervento di una squadra sanitaria del Suem. La donna vicentina, che versa in una condizione psicologica di sofferenza – in cura presso il Centro di Salute Mentale – e di difficoltà sul piano economico è stata affidata ai servizi sanitari preposti dell’ospedale San Bortolo, dove è stata accompagnata in autoambulanza.

La depressione di cui la donna soffre da mesi sarà affrontata non più in solitudine, ma con tutti i supporti necessari che gli enti locali e sanitari possono offrire, con la vera speranza di scacciare pensieri estremi e riprendere gradualmente una vita normale. Poi, la sorpresa, un bigliettino scritto a mano recapitato direttamente negli uffici della Questura. Contenente un breve testo di ringraziamento speciale ai poliziotti intervenuti, unitamente a delle scuse evidentemente riferite a un indirizzo indicato non del tutto corretto al momento della segnalazione. Un’attestazione semplice quanto genuina – e gradita dagli agenti – di riconoscenza che proviene da un cuore buono, che merita di essere menzionata. “Grazie per tutto quello che fate ogni giorno per le persone della nostra città“.

Ricordiamo ancora una volta a chi si trova a vivere una fase difficile della propria esistenza che esistono molteplici possibilità di aiuto, ascolto e sostegno offerte da associazioni che conoscono i problemi legati ai disagi personali che possono toccare a chiunque. L’invito per chi dovesse trovarsi in difficoltà temporanea o in condizioni psicologiche di instabilità emotiva è di contattare liberamente e anonimamente gli operatori del numero unico attivi 24 ore su 24, come Progetto InOltre (800.334.343) e Fondazione Di Leo (800.168.768). Risponderanno persone qualificate che potranno prospettare possibili alternative e percorsi già sperimentati in questi anni recenti con ottimi riscontri.

Una delle auto in dotazione alle Volanti di polizia di Stato

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