Il “Pablito” biancorosso è cittadino onorario di Vicenza. Ieri la cerimonia, a marzo la festa

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Campione del mondo 1982, Pallone d’Oro, capocannoniere in serie A (e pure in serie B), ambasciatore biancorosso del L.R. Vicenza nel mondo e, da ieri, anche cittadino onorario della città di Vicenza. Paolo Rossi suggella il suo legame con la provincia che lanciò verso la fama mondiale del pallone con l’attestato ricevuto ieri sera in sala Bernarda, facendo di Pablito – toscano di nascita – un vicentino a tutti gli effetti, con gli onori del caso. Ieri sera le autorità cittadine guidate dal sindaco Francesco Rucco hanno insignito l’ex calciatore e attuale dirigente del club berico della cittadinanza onoraria nel corso di un inedito quanto speciale consiglio comunale.

L’atto formale di delibera è stato votato all’unanimità, e già di per sè questa è una notizia nella notizia. “E’ un onore avere qui oggi Paolo Rossi – ha esordito Rucco -, che molti vicentini credono sia vicentino, tanto è l’affetto che la città prova per il campione indiscusso del Vicenza che ha riscosso successi a livello internazionale. Pablito invece è nato Prato ma sarà sempre il benvenuto, se mai decidesse di stabilirsi qui”.

Un Paolo Rossi quasi commesso ha poi preso la parola per i ringraziamenti, prima di prestarsi a qualche palleggio e alle foto di rito per la stampa. “Ringrazio tutti voi che siete presenti, coloro che hanno promosso l’iniziativa e tutta la città di Vicenza – ha detto -. Gli interventi e l’affetto che mi avete dimostrato mi hanno toccato. Con la città ho un particolare legame e avrei numerosi aneddoti da raccontare. E’ vero che in molti credono che io sia originario di Vicenza e il conferimento della cittadinanza sancisce il legame con questa città da cui ho avuto tanto. Vicenza mi rimarrà sempre dentro”.
Dopo l’investitura formale con la consegna dell’attestato, rimane in programma anche un momento di vera e propria festa. Ovviamente ospitata allo Stadio Menti. Appuntamento per domenica 8 marzo in occasione del derby berico di serie C tra L.R. Vicenza e Arzignano Valchiampo: solo tifosi “vicentini”, quindi, ad applaudire l’ex bomber di Vicenza, Perugia, Juventus e Milan per citare alcune tappe della sua carriera ma, soprattutto della Nazionale. In azzurro, infatti, Rossi ha disputato 50 partite realizzando 20 reti, laureandosi campione del mondo in Spagna ’82 con il titolo di capocannoniere della competizione iridata.
Con la maglia biancorossa disputò invece tre stagioni, lasciandola poco più di 30 anni fa. Fortunatissime le prime due, con la promozione dalla serie B (e titolo di bomber cadetto con 23 gol) e il 2° posto nella lotta scudetto alle spalle solo della Juventus (26 reti, capocannoniere in A) nell’annata 1978/1979. Tribolata l’ultima,  quella dell’addio, con la retrocessione della squadra in serie B e l’addio di Rossi attaccante alla maglia biancorossa, ritrovata in vesti di consigliere e ambasciatore del club nel nuovo corso “Rosso”. Renzo, o mister Diesel, s’intende.