Insulti razzisti a una calciatrice del Vicenza Cf: un anno di Daspo per moglie e marito tifosi ospiti

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Frasi sprezzanti e dai toni razzisti urlate allo stadio, contro una giocatrice del Vicenza Calcio Femminile nel corso di una partita di serie C, e dopo 6 mesi e oltre arriva per un 61enne e una 58enne marchigiani la condanna da parte – intanto – della Questura berica. E’ di stamattina infatti l’ufficialità dell’ordinanza che dispone il Daspo sportivo per i due “tifosi” della Jesina – si tratterebbe dei genitori di un’altra atleta -, per i quali è stato confermato il divieto di accedere a manifestazioni sportive pubbliche per un anno.

I fatti risalgono allo scorso 15 gennaio, con scenario il campo di calcio di Tavernelle, e sono ricostruiti nei dettagli nel precedente articolo pubblicato sul nostro portale d’informazione. In sintesi, un’atleta in forza alle biancorosse – “Raffi” Rafiat Sule – si era macchiata di un intervento falloso di gioco che le era valso il cartellino rosso, estratto dall’arbitro. In quel momento, dalla tribuna, partirono degli insulti “captati” nel sonoro dal video della partita. “Sei una bestia” e altre frasi non chiaramente percettibili nel registrato, ma ben udite da testimoni presenti sugli spalti. La presidente del Vicenza Cf, Erika Maran, la sera stessa sfogò tutta l’indignazione attraverso i social ufficiali del club.

I responsabili furono subito individuati nello sparuto gruppetto di sostenitori della squadra ospite, la Jesina, giunti fino in Veneto per il match. Si tratta di G.F. e P.T., di 61 e 58 anni, entrambi residenti in provincia di Pesaro e tra loro conviventi. La società marchigiana si dissociò pubblicamente con un post sulla pagina Fb la sera stessa, ma non mancarono le polemiche nei giorni successivi al fatto sportivo divenuto anche di cronaca. Dell’episodio si interessò la Digos di Vicenza, che tra l’altro quel giorno aveva inviato degli agenti presenti proprio in tribuna al momento del “fattaccio”.

Nel dettaglio il doppio provvedimento emesso nei confronti della coppia di supporters non permette di seguire dal vivo incontri di calcio maschile e femminile di ogni categoria, sia professionistica che dilettantistica. Inoltre dovranno tenersi a una distanza minima di 500 metri dai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive sopra citate e tenersi lontano dai luoghi frequentati sia dalla società Vicenza Cf che Jesina. Permane comunque attiva, infine, la denuncia penale nei loro confronti.

“Si è trattato di un inqualificabile episodio di inciviltà – ha evidenziato il Questore Paolo Sartori – connotato, peraltro, da gravissime e ripetute espressioni di inaccettabile violenza verbale a sfondo razziale. Per questi motivi ho ritenuto opportuno disporre i provvedimenti. Tali comportamenti non posso essere tollerati, e vanno sanzionati in modo fermo, anche, peraltro, allo scopo di impedire che soggetti presenti in contesti di manifestazioni sportive possano creare situazioni di criticità per l’ordine e la sicurezza pubblica”.