La serata di Gala diventa un caso politico: “Rischio inquinamento e danni alla Basilica”

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Diventa un caso politico la serata di Gala organizzata il 19 giugno a Vicenza, in Piazza dei Signori, dal sindacato FSP Polizia di Stato. Una serata riservata a 150 ospiti paganti, ricca di star della musica e dello spettacolo e nata con l’intento di raccogliere fondi per ricostruire le montagne dell’Altopiano, distrutte dalla violenza incontenibile della Natura. Dopo la notizia, data in anteprima dall’Eco Vicentino, che nel corso dell’evento è stato liberato in aria un migliaio di palloncini con all’interno batterie al litio, l’opposizione in consiglio comunale lancia il suo atto d’accusa all’amministrazione Rucco. Nel mirino non solo il rischio di grave inquinamento causato dai palloncini, ma anche l’incolumità di un monumento come la Basilica Palladiana, visto che le strutture del palcoscenico sono state montate a distanza molto ravvicinata dalla storica struttura.

I consiglieri denunciano, in una nota, che “è solo grazie ad una gran dose di fortuna, se abbiamo evitato l’irreparabile danneggiamento di un Monumento nazionale. L’incolumità della Basilica Palladiana, il gioiello architettonico della nostra città, è stato messo seriamente a rischio da un mix esplosivo d’insipienza e faciloneria”.
“Il Regolamento comunale per l’utilizzo degli spazi aperti dedica diversi articoli alla Piazza
dei Signori”, prosegue la nota, “che può essere concessa solo col preventivo parere del Settore Musei Civici e Conservatoria dei Monumenti e, in un caso come questo, previa approvazione della Soprintendenza. Il Regolamento indica espressamente che la distanza di rispetto dalle strutture monumentali deve essere di almeno due metri.
Chiunque abbia transitato per la Piazza in questi giorni ha visto bene che il palco era
appoggiato ai gradini e sfiorava la cornice dell’architrave della Basilica. Per altro, il rischio
di danneggiamenti non era affatto ipotetico visto che la sera successiva, una gru del
trasporto eccezionale, è andata a sbattere contro un poggiolo di Contrà Porta Padova, con
il conseguente intervento di Polizia Locale e Vigili del Fuoco”.

L’opposizione domanda quindi “chi mai, può aver autorizzato un simile obbrobrio e chi ha verificato il rispetto delle norme di sicurezza?”.

Altro punto dolente l’utilizzo della Torre dei Bissari per la proiezione di immagini pubblicitarie per gli sponsor della serata. “Che ne pensa la Soprintendenza delle
proiezioni brutalmente commerciali che hanno avuto per sfondo la Torre di Piazza, con il
trionfo del “trash” e del cattivo gusto?”.
Infine il tema del potenziale “sfregio ambientale”. “Appena una settimana fa”, fa notare l’opposizione, “l’assessore Giovine annunciava “la notte bianca dal cuore verde”, e la messa al bando della plastica per la somministrazione di cibo e bevande nei bar e chioschi del centro storico. Ciò nonostante, la sera della manifestazione è accaduto un fatto davvero incredibile: a tutti i commensali sono stati consegnati dei palloncini luminosi da liberare nell’aria, al loro interno c’erano delle batterie litio dal potenziale altamente inquinante, specie se rilasciate nel terreno insieme al loro involucro di plastica. Insomma, uno sfregio all’ambiente e una conclusione a dir poco paradossale, per un evento che ambiva ad essere una testimonianza di generosità e di amore per il nostro territorio”.

Andrea Fasulo