Lavoro, inclusione e sicurezza: il messaggio nella statuina donata al Vescovo

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Statuine del Presepio che parlano della società moderna, del lavoro e dell’inclusione. Con questo spirito anche quest’anno Coldiretti e Confartigianato hanno donato al Vescovo di Vicenza Giuliano Brugnotto una statuina e la raffigurazione scelta rappresenta il lavoro nei settori dell’agricoltura e delle costruzioni, con l’obiettivo di far emergere i temi dell’integrazione e dell’inclusione, anche attraverso la cultura della sicurezza sul lavoro.

La statuina è stata consegnata al Vescovo da Pietro Guderzo e Gianluca Cavion, presidenti di Coldiretti e Confartigianato Vicenza. La consegna è avvenuta in altre città, per ricordare l’importanza di due settori, agricoltura e artigianato, che contribuiscono all’economia del territorio e fanno conoscere le eccellenze italiane anche all’estero.

Un’iniziativa nazionale promossa da Coldiretti e Confartigianato, insieme a Fondazione Symbola, sotto l’egida del Manifesto di Assisi e con l’affiancamento della “Fondazione Fratelli tutti”, che ha coinvolto le due associazioni in tutta Italia.

“Il Presepe è la rappresentazione per eccellenza dell’accoglienza e della comunità e attraverso i suoi personaggi racconta la realtà della vita di tutti i giorni, dove artigiani e agricoltori sono spesso protagonisti – spiegano dalle associazioni dei lavoratori – Nel 2020 la statuina rappresentava i valori della solidarietà durante il Covid, nel 2021 l’innovazione digitale, nel 2022 la sostenibilità e il rispetto per l’ambiente, nel 2023 la formazione e l’apprendistato e nel 2024 la qualità del cibo made in Italy.

“La statuina di quest’anno – spiega il presidente di Confartigianato Imprese Vicenza Gianluca Cavion – rappresenta la capacità degli imprenditori artigiani di costruire comunità attorno al lavoro, promuovendo integrazione, rispetto e collaborazione. L’opera richiama l’importanza della sicurezza sul lavoro come attenzione concreta verso le persone, perché ogni attività produttiva deve prima di tutto tutelare vita e dignità. Questa iniziativa vuole essere un segno di speranza e inclusione, in linea con lo spirito del Presepe, che da sempre racconta la quotidianità delle nostre comunità.  E quale luogo più rappresentativo di tutto questo se non la costruzione per eccellenza: la casa, sulla quale oggi si concentrano anche attenzioni alla sostenibilità e l’accoglienza. Anche quest’anno il manufatto è stato realizzato dal Maestro artigiano leccese Claudio Riso, che ha saputo tradurre questi valori in un simbolo semplice e immediato. Con Fondazione Symbola e Coldiretti rinnoviamo così l’impegno a valorizzare i mestieri e i territori, offrendo un contributo alla narrazione gentile che il Presepe porta nel Paese”.

“La qualità del lavoro è un pilastro fondamentale per tutelare la dignità delle persone e la competitività del made in Italy agroalimentare, promuovendo legalità e rispetto. La scelta della figura dell’agricoltrice vuole simboleggiare i valori di inclusione e sicurezza che caratterizzano da sempre il mondo agricolo – conclude Guderzo – Ma la statuina simboleggia anche il nuovo protagonismo femminile nelle nostre campagne, dove la componente rosa sta diventando sempre più determinante in termini di innovazione e di welfare, con le tante iniziative sociali come fattorie didattiche, agriasili e progetti di accoglienza per donne in difficoltà”.

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