Litigio in piazza a Monte Berico: 27enne inveisce su una donna e prende a testate una “Volante”

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Un particolare dello spiazzo di Monte Berico (foto Confartigianato)

Cocaina e cannabis “in corpo” di primo mattino, scenata furiosa in piazza a Monte Berico di fronte a visitatori e cittadini presenti nel grande piazzale panoramico, e infine la reazione smodata alla vista dei poliziotti della Questura di Vicenza, dopo le plurime segnalazioni giunte in pochi minuti alla centrale operativa da parte di chi suo malgrado stava assistendo alle escandescenze di un giovane straniero.

Mattinata ricca di tensione quella di ieri, lunedì 7 agosto, di fronte al Santuario dedicato alla Madonna di Monte Berico, dalle 10 del mattino e fino al “prelievo” di un 27enne africano del tutto fuori controllo, oltre che privo di documenti e rivelatosi un soggetto con numerosi precedenti. Con tanto di decreto di espulsione dall’Italia – emesso a Sassari – non rispettato a quanto pare.

La polizia di Stato è intervenuta subito in piazzale della Vittoria, per interrompere il violento litigio tra il sopra menzionato T.T. – 27enne di nazionalità marocchina che inizialmente si era spacciato per tunisino, privo di documenti all’arresto – e una donna la cui identità rimane sotto riserbo. Il giovane, senza fissa dimora, è apparso subito aggressivo e del tutto privo di lucidità, tanto che gli operatori hanno dovuto usare la forza per ammanettarlo, non prima che lo stesso danneggiasse l’auto di ordinanza delle forze dell’ordine. A “suon” di testate sulla portiera.

Dopo che i poliziotti sono riusciti ad avere la meglio, immobilizzandolo di fronte a decine di persone che hanno assistito alla scena sul piazzale, il nordafricano è stato accompagnato in prima istanza all’ospedale San Bortolo e affidato subito al reparto di Psichiatria. Le analisi successive hanno rivelato gli effetti del mix di cocaina e cannabis. Una volta tornato per così dire “gestibile”, il marocchino già piantonato è stato portato in Questura per le prassi di controllo e identificazione, facendo emergere la sua reale identità e i suoi “affari” con la giustizia per spaccio di droga e ricettazione. Vista la situazione di pericolo per la sicurezza pubblica che si è venuta a creare e gravi pregiudizi a suo carico con tanto di espulsione alla quale non ha ottemperato, il Questore ha emesso un nuovo ordine di allontanamento dal suolo italiano, con conseguente immediato trasferimento presso il Centro di Permanenza e Rimpatrio di Gradisca d’Isonzo.

Una volante al CPR di Gorizia

“Ancora una volta – ha evidenziato il Questore Paolo Sartori – la pronta richiesta di aiuto da parte dei cittadini ha permesso di scongiurare ben più gravi conseguenze nei confronti di una donna –. I provvedimenti che rendono effettivi i rimpatri e le espulsioni oltre a far percepire alla cittadinanza la nostra vicinanza ai problemi ed alle esigenze da essa ritenuti irrinunciabili, sono finalizzati ad evitare che possano radicarsi sul nostro territorio soggetti pregiudicati, spesso privi del necessario titolo per soggiornare nel nostro Paese, i quali, con i loro comportamenti, destano particolare allarme sociale e mettono a repentaglio l’ordine e la sicurezza pubblica”.