Mamma salva il figlio dal soffocamento dopo aver appreso in spiaggia la manovra di Heimlich

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Il figlio undicenne che rischia di soffocare dopo aver inghiottito un boccone di sushi, l’intervento immediato della mamma, che lo salva praticando la manovra di Heimlich, appresa a Jesolo durante l’estate 2018. E’ la storia a lieto fine che ha per protagonista una famiglia vicentina, resa nota oggi dall’Ulss 4 Veneto Orientale, che ha diffuso la lettera della stessa madre protagonista del salvataggio.

Una lettera di ringraziamento per quella opportunità – apprendere in vacanza una manovra salvavita – offerta dall’azienda sanitaria nella località balneare con l’obiettivo di fare informazione (e formazione) coinvolgendo i tanti turisti. “Ho messo in pratica la manovra di Heimlich con mio figlio ed ha funzionato. Gli si era incastrata un’alga che avvolge il sushi, ho ancora le gambe che non reggono”. Era l’estate del 2018 quando la donna aveva partecipato ad una lezione di disostruzione delle vie aeree che si era svolta sulla spiaggia del Villaggio al Mare Marzotto.

La vicentina ha poi raccontato i dettagli dell’accaduto: venerdì 7 aprile si trova in un ristorante giapponese quando il figlio improvvisamente ha smesso di respirare dopo aver ingoiato del sushi.
A quel punto la donna non ha esitato a mettere in pratica la manovra di Heimlich, appresa anni prima a Jesolo: “Al secondo o terzo colpo ho sentito mio figlio sputare – ha raccontato – solo allora ho avuto il coraggio di guardarlo in faccia e ho visto uscire dalla bocca l’alga che avvolgeva il riso. Mi sono assicurata che stesse bene e subito dopo mi sono seduta nella sedia senza più sentire le gambe, mi veniva da piangere non so se dallo spavento o dalla felicità per esserci riuscita”.

 

All’Ulss 4 l’attività di informazione sulla disostruzione delle vie aeree nei bambini e negli adulti  viene svolta da personale medico e sanitario riunito nell’Heimlich team coordinato dal dottor Daniele Bison. Dopo una prima fase rivolta ai cittadini, l’allora direttore generale Carlo Bramezza ha proposto di allargare il raggio d’azione ai turisti e così è stato. “Queste parole sono la nostra più grande soddisfazione e confermano l’utilità delle lezioni interattive che effettuiamo ogni estate nelle località turistiche dell’Ulss 4, cioè a Bibione, Caorle, Eraclea, Jesolo e Cavallino Treporti – spiega Bison –. Si tratta di lezioni gratuite svolte in spiaggia, le quali prevedono una parte teorica dove si possono apprendere le nozioni sulle manovre di disostruzione, poi si passa alla parte pratica dove i partecipanti possono utilizzare appositi manichini sempre con la nostra supervisione. Non è il primo caso di persona che sia riuscita a risolvere positivamente un soffocamento da corpo estraneo dopo aver seguito le nostre attività e questo ci spinge a continuare con maggiori energie”.