“Mi hanno sparato” e cade al suolo, insanguinato, davanti al bar. Versione smentita

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Il luogo dove è stato soccorso il 55enne, a 150 metri dalla Questura

Sembra destinata a ridimensionarsi la portata del grave episodio di cronaca in viale Trento a Vicenza dell’altro giorno, avvenuto intorno alle 20 di sabato sera, salito subito alla ribalta dei notiziari locali per l’ipotesi di una possibile sparatoria in città, che invece poi non ha trovato alcun fondamento.

Uno sconosciuto di 54 anni, infatti, ferito e con del sangue sui vestiti, si è presentato di fronte ad un bar chiedendo aiuto a clienti e personale, affermando di essere stato vittima di un colpo di pistola, prima di accasciarsi al suolo all’esterno del locale, svenuto.

Il gestore del bar non ha potuto che chiamare il 118 e favorire quindi l’invio dei soccorsi dal vicino ospedale San Bortolo, riferendo da testimone quanto era stato riferito dalla persona ferita, poi trasportata al pronto soccorso e presa in carico dai medici. Dai riscontri clinici, è emersa la totale assenza di segni di colpi d’arma da fuoco e, al contempo, lo stato di ebbrezza “pesante” del paziente ricoverato, il quale evidentemente era in preda ai fumi dell’alcool e pare si fosse ferito in maniera accidentale in precedenza. E, parrebbe, non in prossimità del locale, il Lucky Bar di via Trento.

Solo nelle ore successive all’emergenza sanitaria si è appreso che il cittadino italiano ferito – si tratterebbe di un vicentino ma anche su questo aspetto manca la conferma ufficiale – è stato accolto al San Bortolo in gravi condizioni, con un vistoso taglio ad una gamba. Per cause però ben diverse da una sparatoria o fatti analoghi, anche se non è stato per ora reso noto come possa essersi procurato dei tagli e le conseguenti perdite di sangue, fino a fargli perdere i sensi. In ogni caso, salvo complicazioni, l’uomo è fuori pericolo.

Incaricati di far luce sull’evento sono gli investigatori della Questura di Vicenza, tenendo presente lo stato confusionale del soggetto dovuto probabilmente non solo al dolore patito per la ferita ma anche all’alcool.