Insetti e muffa nel cibo servito ai bambini delle mense: centro cottura “stoppato” e multato

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Assenza di dovuti controlli, qualità quantomeno scadente del cibo servito mal conservato e perfino muffa nel pane e insetti che poi rischiavano di finire nei piatti. A cui aggiungere la presenza di lavoratori in nero nel centro cottura, sui quali si stanno approfondendo le indagini per verificare la loro idoneità all’impiego “tra i fornelli”. E’ questo l’esito, per certi versi sbalorditivo, di uno dei controlli portati dalle Fiamme Gialle di Vicenza tra cucina e dispensa con il supporto del Servizio Igiene dell’Ulss 8 Berica.

Incredibile se si pensa che i destinatari delle pietanze – preparate da una cooperativa sociale vicentina – sono gli alunni alla mense scolastiche di più istituti del circondario di Vicenza città. Alla società che ha con sede a Monticello Conte Otto la direzione dell’Ulss 8 Berica ha notificato un provvedimento di sospensione immediata dell’attività, senza un termine prefissato e fino alla piena regolarizzazione. Da parte invece dalle Fiamme Gialle è giunta una prima sanzione di 4 mila euro legata al lavoro sommerso.

Alimenti mal conservati o scaduti che potevano comunque finire nei pasti pronti destinati anche a persone private, oltre che agli alunni delle scuole medie inferiori. Va specificato che il controlli sono avvenuti nella sede di produzione e confezionamento, riscontrando le gravi lacune sul piano igienico. La notizia è scaturita all’indomani delle informazioni raccolte dalle Guardia di Finanza berica che, da tempo, stanno effettuando un monitoraggio sulle mense scolastiche e sulla qualità di servizi e pasti forniti. Dai preliminari accertamenti è emersa la presenza di insetti in alcune pietanze servite ai bambini di una scuola secondaria, e della muffa nelle porzioni di pane per alunni celiaci.

Sulla scorta delle informazioni preliminari  raccolte, i finanzieri, insieme ai funzionari del Servizio Igiene effettuato un accesso ispettivo presso il centro cottura al fine di verificare il rispetto delle prescrizioni igienico-sanitarie e accertare la posizione dei lavoratori presenti. Il blitz operativo a consentito di rilevare gravi non conformità riguardanti la manutenzione e la pulizia degli elettrodomestici in uso, inoltre, l’etichettatura e la modalità di stoccaggio più corretta degli alimenti. Infine, il riscontro nelle cucine di due lavoratori “in nero”. Alla luce delle irregolarità igienico-sanitarie rilevate, l’azienda Ulss 8 Berica ha emesso un
provvedimento di sospensione e di divieto immediato di prosecuzione dell’attività, con efficacia sino alla risoluzione delle violazioni riscontrate e alla esecuzione dei previsti interventi prescritti.

Teglie sporche accatastate tra gli scaffali

Parallelamente, i finanzieri vicentini hanno contestato – in relazione all’impiego di lavoratori “in nero” – sanzioni amministrative pari a circa 4 mila euro avanzando apposita proposta di sospensione anche qui, all’Ispettorato Territoriale del Lavoro. All’esito delle attività svolte le Fiamme Gialle hanno avvisato la Direzione scolastica e il Comitato Genitori interessati delle violazioni riscontrate: potrebbe seguire delle denunce oltre a possibili risoluzioni dei contratti in essere.

Scatole di alimenti trovati nella dispensa