12 ultras banditi dal “Menti”. Emessi i Daspo per i disordini di Vicenza-Monza in coppa

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Lo stadio Romeo Menti di Vicenza (foto vicenzacalcio.com)

Gli strascichi di violenza fuori dallo stadio Romeo Menti, avvenuti lo scorso marzo nel post partita di Coppa Italia serie C tra Vicenza e Monza, determinano l’emissione del Daspo per 22 ultras tra vicentini e brianzoli. Sono in 12 i fedelissimi del “Lane” che, d’ora in poi, dovranno rassegnarsi a seguire la squadra del cuore al massimo in tv o in radio. Per alcuni di loro il divieto ad assistere a manifestazioni sportive arriva al limite massimo di 10 anni, in quanto recidivi. Abbonati non solo alla curva, quindi, ma a quanto sembra anche ad atti di insensata violenza in strada per i quali la giustizia ha presentato il conto, dopo le denunce. A darne notizia l’edizione odierna del Giornale di Vicenza.

In realtà tutti e 22 i tifosi colpiti dal divieti sono di fede biancorossa, visto che le due società condividono i colori sociali. A mettere nero su bianco i provvedimenti vincolanti è stato il questore della provincia di Vicenza, sulla base delle indagini scattate in seguito ai fatti dello scorso 13 marzo 2019. Una partita di Coppa Italia tra il L.R. Vicenza Virtus di Renzo Rosso e il Monza di Berlusconi che si conclude con un gol vincente degli ospiti nel tempo di recupero. Incontro molto sentito, una semifinale della kermesse parallela al campionato (gara di andata) che poteva risollevare una stagione deludente del club berico. Ad avanzare furono gli avversaria della squadra allora allenata da Colella dopo il doppio confronto (0-1 e 1-1 i punteggi).

Il primo round giocato allo Stadio Menti  finisce 0-1, con il matchwinner Ettore Marchi ad esultare in maniera provocatoria sotto la curva biancorossa al 93′ dopo il gol-vittoria, istigando una frangia di supporters già irritata dal match compromesso. La promessa di generica vendetta si sarebbe concretizzata poi fuori dallo stadio una mezz’ora più tardi, con l’attesa di un paio di pullman gonfi di tifosi ospiti, che a loro volta avrebbero scelto la via delle maniere forti per “chiarire” la questione in sospeso.

Ne nacque un parapiglia, in zona Campo de Nane, con un centinaio di ultras biancorossi a fronteggiarne una quarantina di lombardi, secondo le cronache dei giorni successivi. Fu necessario l’interventi della polizia di Stato per disperdere i facinorosi e smaltire un tafferuglio che non lasciò feriti sul campo, non prima però di aver videoripreso buona parte dei protagonisti del movimentato post-gara. In totale 22 gli identificati, tutti di sesso maschile e buona parte dei quali volti già noti negli ambienti ultras.