“Obbligo vax stupro diritti”. Scritte ingiuriose sulle sedi di Cgil, Uil e Agenzia delle Entrate

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Una serie di scritte imbrattanti a vernice spray di colore rosso sono apparse nel corso della notte a Vicenza nelle sedi del capoluogo berico della Caaf Cgil, della Uil e dell’Agenzia delle Entrate. Sono state prese di mira vetrine e pareti esterne degli uffici delle tre sedi, con contenuti esplicitamente riferiti al fronte ideologico no-vax.

Citato tra le varie frasi e slogan anche il segretario nazionale della Cgil, Maurizio Landini, con la scritta “Landini nazista”. I raid vandalici sarebbero avvenuti la scorsa notte fonda, tra giovedì e venerdì, segnalati alle prime luci del giorno da alcuni passanti prima dell’arrivo del personale impiegato nei patronati di assistenza fiscale e di rappresentanza.

Subito le prime reazioni a Vicenza, dopo un sopralluogo nelle sedi attaccate da imbrattatori anonimi, in attesa di presentare denuncia contro ignoti. “Condanniamo quanti scelgono di esprimere le proprie opinioni in forme violente ed intimidatorie – ha dichiara “a caldo” il segretario generale della Cgil berica Giampaolo Zanni -, e come abbiamo fatto durante il regime fascista, quando le nostre sedi erano oggetto di attacchi e devastazioni, non ci lasceremo intimidire e proseguiremo l’azione sindacale non violenta e democratica”.

Sulla stessa linea la sigla sindacale Uil. “A nome di tutta la Uiltrasporti – dichiara Claudio Tarlazzi – esprimo vicinanza alla Uil di Vicenza. Questa serie di episodi non deve fare altro che rafforzare le nostre idee e darci ancora più energia nell’affrontare le problematiche di ogni giorno, e a portare avanti con convinzione i nostri valori con un solo obiettivo davanti: la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori”.

Accanto alle scritte rosse appaiono dei marchi riconducibili a una frangia di attivisti contrari alle somministrazione dei vaccini, con la “doppia vu” inserita in un cerchio. Toccherà alla Digos della Questura avviare le indagini per risalire ai responsabili.