Omicidio di Dolores Dori, arrestati la madre e il figlio minorenne. Il VIDEO della sparatoria di Lonato


C’è una svolta sulla sparatoria costata la vita a Dolores Dori, 44enne sinti di origine vicentina (ma attualmente residente a Camponogara nel veneziano), morta nei giorni scorsi dopo un conflitto a fuoco fra famiglie rivali a Lonato del Garda, in provincia di Brescia.
Per quell’episodio violento, con al centro una faida fra famiglie, oggi (6 ottobre) sono stati arrestati il figlio sedicenne della donna e la madre della stessa, di 59 anni. Ad effettuare i fermi sono stati i carabinieri del nucleo investigativo di Brescia, insieme ai colleghi della compagnia di Desenzano del Garda: la nonna è stata trasferita nel carcere di Verziano, mentre il minorenne è stato condotto nel penitenziario minorile Beccaria di Milano.
L’agguato è stato filmato con lo smartphone del sedicenne: è accusato, insieme alla nonna, di tentato omicidio pluriaggravato in concorso, detenzione e porto abusivo di armi. Nelle immagini, diffuse dai carabinieri, riprese dall’interno dell’auto, si intuisce lo sfondamento del cancello e quindi si vedono almeno due persone sparare.
I fatti risalgono al 2 ottobre scorso e sono avvenuti nel campo nomadi di via Corte Ferrarini, a Lonato. I carabinieri del nucleo investigativo di Brescia, insieme ai colleghi della compagnia di Desenzano del Garda, hanno eseguito due fermi. Secondo quanto ricostruito, la vittima insieme con la madre e il figlio si sono recati in auto nel campo nomadi nel bresciano e, dopo aver sfondato il cancello con l’auto, hanno sparato all’indirizzo di alcune persone presenti. Tra queste anche un uomo che avrebbe risposto agli spari ferendo con tre colpi di pistola la 44enne (all’addome e alla gamba). La donna poco dopo è stata scaricata (già in fin di vita) da un’auto con targa contraffatta davanti all’ospedale di Desenzano, dove è morta poco dopo.
Dai video presenti sul telefonino è emerso che tutto è partito da una lite tra le famiglie sinti per questioni familiari e di possesso: la famiglia della vittima voleva infatti la “restituzione” della figlia 23enne, presente nel campo nomadi di Lonato e decisa a sposare un coetaneo della famiglia rivale. Erano così scattate le minacce alla famiglia sinti di Lonato da parte del marito dela Dori, che si era anche fatto riprendere (insieme al figlio) sventolando tanto di pistola in mano mentre minacciava gli avversari: “Riportami mia figlia o veniamo a prenderla”. E proprio grazie ai video i carabinieri hanno ricostruito la dinamica e il colpo fatale inferto alla donna mentre era in fuga. L’uomo che ha sparato (“consuocero” della vittima) è al momento ancora in fuga, così come il marito della 44enne.
Dolores Dori aveva precedenti giudiziari ed era figlia della «regina» dei sinti di Pistoia: proprio il ruolo della sua famiglia dentro il mondo dei sinti potrebbe essere stato all’origine della scelta di non consentire un matrimonio considerato magari non all’altezza della stirpe della donna. Regole che pare la figlia non volesse seguire, dato che era pronta a sposare il coetaneo di cui si era invaghita.
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