Parcheggiatori abusivi al San Bortolo: in 6 tentano la fuga. Tutti identificati e allontanati

Uno scorcio del parcheggio principale
Blitz della Polizia di Stato nella giornata di ieri nei parcheggi antistanti all’ingresso del polo medico San Bortolo a Vicenza, al fine di contrastare la condotta non consentita ma ormai divenuta “prassi” consolidata All’ospedale berico, per quanto periodicamente foriera di problemi, di persone che chiedono (a volte con insistenza e fare minaccioso come da testimonianze dei cittadini) denaro in cambio dell’indicazione di un posto auto libero.
La Questura di Vicenza ha reso noto stamattina il provvedimento deciso nei confronti di un cittadino straniero (irregolare) di 40 anni, di nazionalità indiana, che infastidiva utenti e visitatori pretendendo un “obolo” in cambio di un posto auto. Altri sei soggetti ritenuti “parcheggiatori abusivi” al pari dell’unico tra loro fermato ieri dalle Volanti, invece, erano riusciti a fuggire a gambe levate, salvo poi venire raggiunti e identificati.
Quella del “servizio” di parcheggio guidato rima e una condotta vietata dalle norme vigenti Italia, una pratica che spesso infastidisce chi si reca all’ospedale San Bortolo per motivi di salute oppure per far visita a familiari, parenti o amici degenti nei reparti. Talvolta, questa forma di abusivismo ha creato anche dei disagi e delle tensioni, tanto da consigliare al questore di Vicenza di intensificare i controlli nelle ultime settimane. Fino al blitz di ieri.
Tra i 7 controllati, un elemento – S.S. le sue iniziali – è stato trovato senza alcun documento di riconoscimento e solo dopo gli accertamenti è emerso che si trattava di persona senza permesso di soggiorno regolare. Dopo un “passaggio” in Questura e in particolare presso l’ufficio immigrazione, nei suoi confronti è stato emesso un ordine di allontanamento dal territorio italiano. Formalmente non un’espulsione coatta, ma un invito a “far le valigie”.