Pedopornografia via chat, arrestato un 20enne. Scambiava files vietati su Telegram

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Immagini e videoclip a contenuti hot, con ritratti anche minorenni e, si teme, anche dei bambini. Venivano postati e scaricati da decine di utenti in Italia attraverso la copertura di un canale su Telegram, dove avveniva uno scambio morboso e di materiale multimediale illecito. Tra loro anche un giovane vicentino, oggi 20enne e residente pare nel capoluogo berico, su cui si è fermato il mirino della polizia postale.

Le prime tracce di questa rete di filmati e foto pedopornografici risalirebbero al 2023, con prima indagine attivata in Piemonte. A distanza di quasi due anni la ricostruzione dei fatti, con supporto delle perizie informatiche, ha portato gli inquirenti a stilare una lista non definitiva dei frequentatori del canale illecito e al sequestro di computer e smartphones.

Tra questi anche i devices in uso al ventenne vicentino, come viene riportato in un servizio pubblicato dalla testata Il Giornale di Vicenza, in attesa che l’interrogatorio del Gip berico faccia avanzare l’inchiesta in corso. L’indagato, che vivrebbe in città insieme ai genitori, nei giorni scorsi è stato oggetto di approfondimenti fino alla notifica delle indagini in corso sul suo conto e al sequestro dei dispositivi informatici, telefono cellulare compreso, da dove sarebbero saltati fuori i files incriminanti.

Si tratta del secondo arresto nel 2025 di un vicentino in questo ambito, dopo un 55enne di Montebello Vicentino. Per entrambi, la Procura ha disposto la custodia cautelare in regime di arresti domiciliari. Il primo filone di indagini, che ha dato corpo all’operazione “Custodia pro spes”, ha visto la polizia postale arrestare 6 persone i Veneto con l’accusa di diffusione e detenzione di materiale pedopornografico.

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