Processo Miteni, battaglia sulle parti civili nel secondo round dell’udienza preliminare

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...

Si è celebrata stamani davanti al giudice Roberto Venditti del Tribunale di Vicenza la seconda udienza preliminare del processo che vede imputati, per i reati di avvelenamento di acque e disastro ambientale, i vertici della ex Miteni, tra i quali i manager della giapponese Mitsubishi Corporation e della lussemburghese International Chemical Investors, che nell’ultimo decennio si sono succeduti nella proprietà e nella gestione amministrativa dell’industria chimica di Trissino, oggi fallita.

Al vaglio del giudice nell’udienza di oggi, le 210 richieste di costituirsi parte civile ai fini del risarcimento dei danni, a cui il gup darà risposta il prossimo 20 gennaio. In Tribunale è andato in scena per questo un acceso confronto fra avvocati: quelli dei 13 imputati infatti vogliono escluderne buona parte (come Regione, Ministero della Salute, Arpav e associazioni ambientaliste) e gli unici che non sono stati messi in discussione sono i 95 cittadini della zona rossa e i lavoratori della Miteni.

La Regione Veneto, che pure ha chiesto la costituzione di parte civile, non ha subito eccezioni in ordine alla sua legittimazione a stare in giudizio come parte offesa e danneggiata del reato. “La Regione Veneto, dunque, è protagonista di questo processo – spiega l’avvocato Fabio Pinelli del Foro di Padova, incaricato dalla Regione per rivendicare il risarcimento di tutti gli ingentissimi danni che l’Ente ha subito, e per ottenere copertura dei costi che continuerà a sostenere, per favorire la tutela del territorio veneto, sia sul versante della sua salubrità ambientale, sia soprattutto per garantire ai suoi cittadini la funzionalità di tutti gli strumenti sanitari necessari a proteggerli dalle conseguenze dannose di tale gravissima vicenda di inquinamento”.

“Proprio per assicurare alla Regione Veneto la massima tutela risarcitoria nell’interesse dei suoi cittadini – spiega l’avvocato Pinelli – stamani ho formalizzato al Giudice dell’udienza preliminare la richiesta di far entrare nel processo, quali responsabili per il risarcimento dei danni, le due multinazionali straniere Mitsubishi Corporation e International Chemical Investors, nel cui interesse e sotto la cui direzione e controllo taluni degli imputati hanno gestito la Miteni. Anche di quest’ultima, seppur fallita, è stato chiesto il formale coinvolgimento nel processo; valuterà il Giudice se il patrimonio della Miteni debba essere messo a disposizione anche dell’Ente Regione, per il risarcimento di tutti i danni che quest’ultima è costretta a subire, per tutelare la sua popolazione dalle conseguenze dei reati commessi dagli imputati. Se tale richiesta sarà, come si auspica, accolta, tutte e tre queste importanti società dovranno rispondere con il proprio patrimonio dei danni subiti dal Veneto in conseguenza dei fatti della Miteni”.