Quattro abusivi in una casa disabitata di contra’ Pasini. Erano interdetti dalla città

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L'ingresso del palazzo. Dopo le visite di polizia e carabinieri, stamattina l'individuazione degli inquilini abusivi

In quattro vivevano abusivamente un edificio in stato di abbandono in contra’ Pasini, nel centro storico di Vicenza, nonostante la loro presenza nel capoluogo berico fosse stata interdetta da un’ordinanza precedente. I carabinieri del Norm hanno individuato e denunciato quattro persone per concorso nell’occupazione di edificio ed inottemperanza al divieto di ritorno nella mattinata di oggi: si tratta di due vicentini, un 35enne di Bassano del Grappa (S.S. le iniziali), un 31enne di Marano (I.R.), un 35enne originario di Foggia (M.M.) e un 21enne toscano di S. Casciano (M.A). Si potrebbe trattare di tossicodipendenti riunitisi nel vecchio palazzo signorile che fu la casa dell’ex presidente del Basket Femminile Vicenza degli anni d’oro, Antonio Concato.

Il quartetto di inquilini sgraditi avrebbe forzato i sigilli della vecchia abitazione – evidenti i segni di effrazione esterna secondo la nota dei militari – e se ne era impadronito senza alcun titolo. Numerose le segnalazioni da parte dei residenti della contra’, che nelle ultime settimane avevano notato un andirivieni di balordi che presumibilmente facevano la spola tra il centro storico e l’area di Campo Marzo, distante poche centinaia di metri. Già in passato i componenti del nucleo abusivo che occupava la dimora in stato di abbandono erano stati raggiunti da vari provvedimenti, tra i quali l’obbligo di abbandonare Vicenza senza farvi più ritorno. Un imperativo categorico imposto dalle autorità che i quattro individui, tutti di sesso maschile, hanno ben pensato di aggirare intrufolandosi di soppiatto, contro la legge. E potrebbero spuntare altri nomi di persone che hanno eletto a dimora il palazzo disabitato nel periodo recente.

La masnada di persone note alle forze dell’ordine è stata trovata proprio all’interno dei locali nel corso dei blitz dei carabinieri berici. Dopo averli accompagnati al comando per le procedure di rito, i quattro sono stati però rilasciati in attesa delle decisioni del Tribunale. Di fatto, nonostante la legge lo impedisca, potranno tentare di riappropriarsi dell’edificio rischiando di ripartire da capo.