Rapinatore con pistola arrestato grazie alla “autocam” di un cittadino. Ferita una donna

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Un 26enne di nazionalità rumena ma da tempo residente nel Vicentino, oltre che presenza fissa nei commissariati di polizia veneti, è stato arrestato dalle Volanti della Questura nei giorni scorsi in quanto ritenuto unico responsabile di una rapina violenta ai danni di una donna. Impugnando una pistola – poi rivelatasi in realtà inoffensiva -, avrebbe sottratto la borsa alla vittima presa di mira lo scorso fine settimana, all’alba, facendo sparire documenti e denaro contenuti all’interno prima di gettarla in strada.

L’operazione della Polizia di Stato è stata favorita in primi luogo dalla descrizione puntuale del malvivente offerta dalla donna derubata e ferita nella colluttazione, ma anche dal contributo civico prezioso offerto da un cittadino che ha notato un giovane camminare in fretta con in mano un’arma. Grazie alle riprese della telecamera dash cam in dotazione all’automobile del vicentino, quindi, è stato più agevole identificare l’autore della rapina avvenuta in città in via Meschinelli.

A causa dell’aggressione fisica subita la donna è stata medicata in pronto soccorso del San Bortolo, per delle lesioni e un taglio non grave al capo, giudicati guaribili in pochi giorni. Nel frattempo gli operatori delle forze dell’ordine procedevano con le indagini nel quartiere di San Pio X, ritrovando la borsa poco distante e proseguendo le ricerche dopo l’assist non previsto ma asai gradito da parte del cittadino, la cui testimonianza è stata giudicata attendibile visto che descrizione del soggetto e orario del fatto coincidevano alla perfezione.

Una volta riconosciuto come pregiudicato già con un curriculum criminale “sostanzioso”, i militari si sono recati al suo indirizzo, trovandolo in casa. La successiva perquisizione ha permesso di individuare alcuni effetti personali della donna derubata poche ore prima e anche un modello di pistola semiautomatica. Un’arma finta, dopo gli accertamenti, ma che una volta privata del tappo rosso obbligatorio alla vendita risulta praticamente identica all’originale. Anche gli indumenti ampiamente riconoscibili nel filmato sono stati acquisiti come prova di colpevolezza del cittadino straniero.

Il 26enne – C.L. le sue iniziali rese note – è stato posto in stato di fermo su ordine della Procura di Vicenza, in attesa di successive valutazioni giudiziarie sul caso. E’ stato accusato formalmente di rapina aggravata e tradotto in carcere, per ironia della sorte distante appena poche centinaia di metri dallo scenario effettivo del fatto di cronaca di cui si era reso protagonista nel “ruolo del cattivo”. La vittima potrebbe denunciarlo a sua volta per l’aggressione subita e lesioni personali, aggravando ulteriormente la sua posizione.