Serie C: il L.R. Vicenza sprofonda contro un indomabile Lecco. Top&Flop biancorossi

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...

Non è certo la prima sconfitta della gestione Modesto a preoccupare dopo nove risultati utili (sei vittorie e tre pareggi più due successi in coppa Italia), ma il modo in cui è maturato il 3-0 a favore di un Lecco che ha ampiamente dominato la partita dall’inizio alla fine. Ci sono alcuni campanelli d’allarme che devono essere analizzati tempestivamente prima che possano portare a guai ben peggiori. I due pareggi con Piacenza e Padova e le due vittorie risicate con Arzignano e Trento hanno evidenziato importanti lacune sotto il profilo del gioco con una chiara mancanza di schemi oltre che di giocate da parte dei singoli più talentosi. La debacle lombarda è la punta più alta di un periodo che comincia ad essere delicato viste le ventidue partite già giocate e in un campionato che vede il suo termine poco dopo la metà di aprile non è pensabile concedere punti agli avversari con il rischio di veder sfuggire l’obbiettivo finale. La sconfitta maturata al Rigamonti-Ceppi non compromette quanto di buono fatto finora e la vetta della classifica rimane a soli due punti ma da domenica prossima, contro l’Albinoleffe, sarà fondamentale tornare a fare i tre punti.

ANALISI- E’ un Vicenza messo in campo con il collaudato 3-4-2-1 con Ierardi, Bellich preferito a Sandon e il ritorno di Pasini a centro difesa, Greco riprende il suo posto a centrocampo con Jimenez, Cavion e Dalmonte. Stoppa e Rolfini dietro a Ferrari. Fin dai primi minuti tornano alla mente gli incubi vissuti con il tecnico Baldini, centrocampo bucato a ripetizione e avversari capaci di saltare in continuazione i difensori biancorossi. Bellich è in perenne difficoltà e Pasini non sembra reattivo come in altre occasioni tanto che dopo 33 minuti entrambi si ritrovano un pesante cartellino giallo sulle spalle. A centrocampo la diga non regge, Greco è chiamato troppe volte ad aiutare Bellich mentre Dalmonte prova a spostarsi in ogni zona del campo senza però trovare il suo spazio; al centro Jimenez ha qualche sprazzo di qualità ma è molto poco rispetto a ciò che servirebbe per illuminare i tre attaccanti. La nota dolente è ancora una volta Cavion che sembra sempre fuori tempo, sbaglia anche le cose più semplici e sparisce lentamente fino alla sostituzione. Ferrari è troppo solo e perennemente raddoppiato come contro il Padova (evidentemente Luciano Foschi ha visto la partita e replicato il modo), Stoppa e Rolfini alla fine escono dopo una prova impalpabile. Forse la domanda più giusta da porsi è: ma è necessario mettere in campo sempre 4 attaccanti? Considerato che Busatto e Alessio sono praticamente ai margini del progetto, così come Giacomelli, non sarebbe meglio risparmiarne uno per farlo subentrare fresco in caso di necessità? Dopo il Vantaggio del Lecco la panchina biancorossa era priva di bomber, oltretutto va considerato che Dalmonte continua a giocare da esterno di centrocampo; per la serie: tutti gli attaccanti in campo e visto che davanti sono in troppi uno lo mettiamo a centrocampo.

TOP&FLOP- Difficile trovare un solo sufficiente oggi tra i sedici calciatori scesi in campo e tra questi è giusto metterci anche Francesco Modesto che dovrà inevitabilmente fare delle riflessioni su come è maturato il 3-0 a favore del Lecco. Per quanto riguarda i flop verrebbe da dire che lo sono tutti, il primo della lista è Nicola Pasini voto 4,5: bruciato più volte dagli attaccanti avversari, consente a Buso una cavalcata di oltre 60 metri che si conclude con il gol del 3-0. Marco Bellich voto 4,5: sabato da incubo per il difensore biancorosso che non ne azzecca una, sostituito da Ronaldo ad inizio secondo tempo. Michele Cavion voto 4,5: è il volto di questa sconfitta, ennesima prestazione lontanissima dalla sufficienza, dov’è il giocatore arrivato a gennaio scorso? Franco Ferrari/Alex Rolfini voto 5: impalpabili, entrambi con un occasione a testa sprecata. Francesco Modesto voto 5: probabilmente non ha toccato le corde giuste dei propri giocatori, mancano anche gli schemi in grado di uscire da momenti di difficoltà durante la gara.