Serie C: terremoto in casa Lane, dopo la pesante sconfitta di Trento si dimette il DG Sagramola

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Il dimissionario Rinaldo Sagramola

E’ terminata da poco la sfida di Trento dove il L.R. Vicenza è uscito strapazzato dai padroni di casa dopo un 4-1 che ha evidenziato ulteriormente i limiti e i problemi di un Lane in caduta libera. Al termine della gara ci si attendeva un comunicato della società, in silenzio stampa da giorni, ma tra lo stupore dei giornalisti presenti si è presentato a sorpresa il Direttore Generale e Amministratore delegato Rinaldo Sagramola.

Inizialmente si pensava che le parole del “diggì”  fossero rivolte all’allenatore, annunciando il suo esonero, invece ha voluto parlare in prima persona comunicando le proprie dimissioni già discusse con il presidente Stefano Rosso nei giorni scorsi e che sarebbero diventate irrevocabili qualora la situazione fosse degenerata dopo la sfida di Trento, evento che si è verificato senza mezzi termini. Rinaldo Sagramola si è assunto tutta la responsabilità di quello che sta diventando un fallimento sportivo di dimensioni enormi, l’amministratore delegato parla delle scelte fatte sul diede Matteassi e su mister Diana imputando a se stesso gli errori che stanno costando caro al L.R. Vicenza.

Queste le dichiarazioni rilasciate da Sagramola: “Sono qui per comunicare che in considerazione del momento, del ruolo che ricopro e delle responsabilità che ho, ritengo giusto e doveroso rassegnare le mie dimissioni irrevocabili. Ringrazio per la fiducia che mi è stata generosamente data, non solo dalla proprietà ma anche dalla città, però mi rendo conto che non riesco e non sono riuscito a dare il contributo che avrei voluto. Quindi mi sembra giusto e corretto dimettermi.
Perché mi prendo io questo peso? Perché per il ruolo che ho, il peso lo sento forte sulle spalle, sia nei confronti della proprietà alla quale non posso rimproverare assolutamente nulla, perché tutto ciò che abbiamo chiesto, ha generosamente fatto, sia nei confronti della città che mi ha accolto bene. Non mi sento in pace con me stesso.
In cosa penso di aver sbagliato? Nel non trovare soluzioni. Mi sono fatto domande alle quali non sono riuscito a dare risposte. La società è a conoscenza della mia decisione e dopo la prestazione di oggi, credo sia doveroso fare non uno ma tre passi indietro”.