Smartphone rubato alla fermata del bus. Insieme al figlio scova i ladri due ore dopo

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Una pattuglia impegnata in un intervento a Vicenza (archivio)

Nuovo episodio di delinquenza “di quartiere” a Vicenza in città, ieri mattina, che si conclude con la denuncia di due africani, presunti autori del furto di uno smartphone ai danni di una donna di 63 anni. Il fatto risale alle 7 di stamattina, quando la vittima – si tratta di una madre di origini sudamericane, cittadina del Perù – è stata aggredita da una coppia di uomini per derubarla: dopo averla strattonata, i due malintenzionati sono fuggiti a piedi dopo averle sottratto il telefono smartphone, del valore di circa 400 euro.

Scenario dell’atto predatorio è una fermata dell’autobus dove la donna stava attendendo il mezzo di trasporto pubblico. Subito dopo essersi ripresa dalla paura, la stessa ha chiesto aiuto alla Questura componendo il numero di emergenza 113 ed è stata raggiunta da una Volante. Gli operatori di polizia, dopo un sopralluogo nei paraggi, però, non hanno trovato nessuno che corrispondesse alla descrizione fornita dei malfattori.

Dopo aver raccontato l’accaduto al figlio, una volta rientrata a casa, la derubata insieme a lui è tornata “in strada” allo scopo di tentare di rintracciare i due rapinatori e avvertire la Polizia di Stato. “Beccandoli”, effettivamente, poi, alle 9.30 sempre della stessa mattinata e sempre nel quartiere dei Ferrovieri a Vicenza, e favorendo in seguito così la loro cattura da parte di un equipaggio inviato sul posto in regime di urgenza. Tutt’altro che agevole,  peraltro, visto il tentativo di svignarsela di entrambi i sospettati.

Uno dei due, rivelatisi essere un cittadino del Senegal e uno della Nigeria, rispettivamente di 45 e 34 anni, maneggiava proprio il cellulare rubato un paio d’ore prima e lo avrebbe gettato a terra per disfarsene alla vista della pattuglia. La refurtiva è stata recuperata e i due soggetti, in sede di riconoscimento, sono stati poi additati dalla vittima come artefici dell’aggressione. Mancando la flagranza di reato, però, come prevede il codice di giustizia, entrambi sono stati rilasciati a piede libero dopo la doppia notifica di denuncia.

Da far notare, infine, che l’altro complice, sempre alla vista della malparata, si era dato alla fuga sui binari della vicina ferrovia, creando una potenziale situazione di pericolo, prima di venire bloccato da una seconda Volante chiamata a rinforzo. Si tratta di due pregiudicati noti alle forze dell’ordine della città, implicati in affari di spaccio di stupefacenti e altri reati contro il patrimonio e le persone.