Sospesi i lavori al via in piazza De Gasperi. Possamai: “necessaria una rivalutazione”

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Giacomo Possamai ha illustrato stamattina le ragioni della sospensione dei lavori

L’intervento di pedonalizzazione di piazza De Gasperi, nel centro storico di Vicenza, che avrebbe dovuto iniziare il 12 giugno dopo l’affido dei lavori in seguito all’appalto, è stato sospeso dal sindaco berico Giacomo Possamai, fresco di insediamento a Palazzo Trissino. Un’opera ereditata dalla precedente amministrazione e con costi a carico del Comune che va rivista, sia sul piano della mobilità nel cuore della città, i parcheggi e il commercio dove sono emerse delle criticità.

Nessun veto categorico viene imposto dal nuovo corso dell’amministrazione comunale, in ogni caso, ma la necessità di una rivalutazione complessiva del progetto ha portato il sindaco di Vicenza a firmare una sospensiva temporanea. In attesa di approfondimenti e di condividere scelte future con la cittadinanza.

“Pedonalizzare l’area è un progetto su cui possiamo essere d’accordo in linea di principio – dichiara il sindaco – ma si tratta di un intervento fortemente impattante su molteplici piani: il trasporto pubblico, la sosta, il commercio, la mobilità di residenti e lavoratori del centro storico. Serve del tempo per approfondire, verificare se margini di miglioramento e per far conoscere ai cittadini cosa cambierà con questo intervento che ereditiamo già appaltato e pronto per essere realizzato, senza che siano risolte alcune importanti criticità e senza che ci sia stata alcuna comunicazione a residenti e commercianti”.

Sul tema Possamai ricorda anche la precedente amministrazione, con delibera di giunta n. 96 del 22 marzo, aveva indicato i lavori propedeutici alla pedonalizzazione di piazzale De Gasperi. Essi prevedevano, tra le altre cose, l’interdizione dell’accesso e uscita dalla Ztl attraverso il varco oggi denominato “1 – De Gasperi”, per un numero di circa 600 residenti; il completo riassetto delle linee Tploggi gravitanti sul nodo interno ed esterno a porta Castello; adeguata fase di informazione preventiva alla cittadinanza; il recupero di sosta tariffata a rotazione (stalli “blu”), rispetto alle dotazioni di viale Giuriolo, lungo viale dello Stadio e via Schio, a servizio del centro storico e senza previsione di abbonamenti, in accordo con il soggetto concessionario della sosta; la modifica alla circolazione in Levà degli Angeli, piazza Matteotti e viale Giuriolo, con attivazione del doppio senso di circolazione; attuare la corsia riservata Tpl lungo viale Venezia.

“Allo stato attuale, però, – osserva il sindaco – tutto quello che era necessario per dare corso all’intervento di pedonalizzazione non è stato fatto. Pertanto, oggi, non siamo nella posizione di avviare i lavori senza aver previsto tutte quelle opere necessarie per non compromettere definitivamente la mobilità cittadina che già versa in condizioni di pesante criticità”. A preoccupare, in particolare, sono la perdita di 70 posti auto in via Giuriolo e uno spazio pedonale ridotto a ridosso degli argini, considerato non sicuro. Con possibili danni ai negozianti nel primo caso e di fatto la limitazione della circolazione anche dei pedoni.

L’altra questione è saliente è collegata alla riorganizzazione del trasporto pubblico locale. Questa sarebbe dovuta scattare con l’orario estivo, l’11 giugno stesso, mantenendo quasi tutti i bus dentro al centro storico (poiché la circolare elettrica è ancora solo sulla carta, anche se Svt si sta impegnando per acquistare mezzi e infrastrutture di deposito), senza tener conto degli stessi obiettivi del Pums, scaricando l’accesso al centro storico su viale Eretenio. “Come conseguenza di questa scelta – commenta il sindaco – c’è il rischio di creare un ingorgo nelle vie del centro, appesantendo in particolare la zona di Ponte Furo e l’incrocio tra viale Eretenio e viale Venezia. Abbiamo i brividi immaginando tutti gli autobus che avrebbero dovuto procedere dalla stazione su viale Eretenio in orari di punta.”