Commette 3 reati, 3 anni dopo dal primo finisce in cella. E sono 3 gli anni di pena

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I carabinieri di Montecchio Maggiore nel corso di un'operazione

Non porta davvero fortuna il numero “3” a un giovane malvivente vicentino, da ieri mattina  detenuto nella casa circondariale di Vicenza, a San Pio X. magari se fosse stato fermato nel 2018 probabilmente si sarebbe risparmiato lavoro per sia per le forze dell’ordine che per la macchina giudiziaria, oltre ai problemi e fastidi per i cittadini vittime di furti un casa.

Fatto sta che in cella ci è finito a distanza di oltre 3 anni un 32enne vicentino, cittadino italiano nato ad Arzignano e residente a Sovizzo, che da qualche tempo era sottoposto agli arresti sì ma nella misura attenuata dei domiciliari.

Dopo la nuova denuncia nei suoi confronti nel 2020, legata all’ennesima incursione in una proprietà privata altrui, “condita” dai reati di tentata rapina e lesioni anche se altre indagini potrebbero “allungare” la lista di reati, dal Tribunale di Vicenza nei giorni scorsi è giunto l’ordine di carcerazione con i carabinieri della tenenza di Montecchio Maggiore incaricati di renderlo esecutivo.

Ieri mattina una pattuglia si è dunque presentata al campanello di D.C., all’ingresso della sua abitazione. Il 32enne – è nato nel 1989) è stato trovato regolarmente in casa e non ha opposto alcuna resistenza alle manette. Gli sono state notificate le motivazioni della sua conduzione in carcere, espresse nel provvedimento emesso lo scorso 27 agosto, dopo le contestazioni per furto in abitazione, furto aggravato, tentata rapina e lesioni aggravate.

Un compendio di illeciti gravi commessi nel triennio 2018/2020 in tre diverse località della provincia (Vicenza, Castelgomberto e Torri di Quartesolo), prima che il suo nome finisse sul tavolo di un giudice che ne dispose i domiciliari. Ora dovrà scontare il cumulo di penne in carcere.